La notizia è stata resa nota da Ahmed Hussein, ministro dell’immigrazione canadese, il quale ha riferito che 400 individui sono già in viaggio verso il Canada. "Il nostro paese accoglierà i rifugiati vittime dell’ISIS insieme alle loro famiglie”, ha spiegato Hussen. L’iniziativa è in linea con la risoluzione adottata lo scorso autunno dal governo canadese sull’accoglienza degli individui yazidi a rischio di genocidio in Iraq. L’obiettivo iniziale era quello di far arrivare in Canada solo donne e bambine, tuttavia, Hussein ha spiegato che, dal momento che i terroristi hanno cominciato a colpire anche i maschi, Ottawa aiuterà i bambini sopravvissuti alle violenze dell' ISIS .
I rifugiati arriveranno a bordo di voli commerciali e verranno accolti in aree controllate. Successivamente, saranno sottoposti a analisi mediche e di sicurezza. L’operazione dovrebbe costare circa 28 milioni di dollari canadesi, che corrispondono a 21 milioni di dollari statunitensi.
Da quando è diventato primo ministro nel novembre 2015, Justin Trudeau ha accolto in Canada 40,000 rifugiati siriani, una mossa molto apprezzata dai gruppi internazionali che difendono i diritti umani. Quando Trump, il 28gennaio, ha istituito il bando sull'immigrazione,Trudeau ha comunicato che il Canada avrebbe accolto tutti i rifugiati provenienti da Libia, Iraq, Siria, Iran, Somalia, Yemen e Sudan, ai quali sarebbe stato negato l’accesso negli USA.
Gli Yazidi sono una minoranza di lingua curda che
professa una religione pre-islamica che affonda le proprie origini
nello Zoroastrismo dell’antica Persia. Dal momento che non sono né arabi né
musulmani, l’ISIS considera questi individui eretici e politeisti,
perseguitando soprattutto le donne e le bambine.
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