Lieberman: nemmeno un singolo profugo palestinese farà ritorno alla propria terra in Israele
Durante un discorso presso la conferenza di Herzliya, volta a discutere le politiche nazionali, Avigdor Lieberman, ministro della Difesa israeliano di estrema destra, ha respinto la possibilità di permettere ai profughi palestinesi della Palestina storica di tornare alle loro terre entro i confini del 1967, un diritto che è sostenuto dalla risoluzione 194 delle Nazioni Unite.
Il diritto al ritorno dei profughi palestinesi è una richiesta centrale per i palestinesi e i loro leader. Tale richiesta rappresenta inoltre una potente connessione simbolica con le loro terre e case da cui erano stati cacciati, considerando che molti palestinesi possiedono ancora le chiavi di allora.
Lieberman ha inoltre dichiarato che la fine del decennale conflitto israelo-palestinese "non risolverà i problemi – li peggiorerà” e ha sottolineato che Israele dovrà per prima cosa "raggiungere un accordo regionale con gli stati sunniti moderati e soltanto allora un accordo con i palestinesi”.
Secondo l’Ufficio centrale palestinese per le statistiche (PCBS), il 66% dei palestinesi che vivevano nella Palestina del mandato britannico del 1948 erano stati espulsi dalla Palestina storica durante la creazione di Israele, a cui i palestinesi si riferiscono come "Nakba”, cioè "catastrofe”.
Per quanto riguarda l’argomento di Gaza, Lieberman ha dichiarato, a quanto riferito: "Non penso sia necessario parlarne. Non finirà presto”, dopodiché ha definito la dura situazione umanitaria nei territori assediati una "crisi intra-palestinese”, facendo eco alle dichiarazioni dell’ambasciatore USA presso l’ONU Nikki Haley, che aveva addossato ogni responsabilità della situazione umanitaria della Striscia di Gaza ad Hamas, assolvendo Israele da ogni responsabilità.
Lieberman ha anche accusato il presidente palestinese Mahmoud Abbas: "Abbas aumenterà i tagli e presto interromperà i pagamenti dei salari a Gaza e il trasferimento di carburante nella Striscia come duplice strategia: danneggiare Hamas e portarlo a scontrarsi con Israele”.
Mercoledì sera si è tenuto un meeting fra Abbas e Jared Kushner, genero di Trump e consigliere anziano, a Ramallah, nella Cisgiordania occupata centrale, per discutere un ritorno ai trattati di pace con Israele.
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