IQNA

Nasce “Ihsan”, il primo think-tank dell’islam italiano

15:16 - August 07, 2017
Notizie ID: 3482010
Iqna - Dopo la piattaforma sul Web della Costituente islamica e la nascita del primo Movimento di musulmani laici, ora si fa avanti un nuovo soggetto, composto dal mondo intellettuale e accademico musulmano: “Spesso i media ci rappresentano male”.

Nasce

Nasce Ihsan, il primo think-tank di musulmani in Italia, presentato oggi alla stampa estera. Continua dunque ad allargarsi su più fronti e iniziative, l’Islam italiano. Dopo la piattaforma sul Web della Costituente islamica, la nascita del primo Movimento di musulmani laici, ora si fa avanti un nuovo interlocutore, composto dal mondo intellettuale e accademico musulmano Made in Italy. La parola "ihsan”, tra l’altro, significa eccellenza, perfezione; deriva dal verbo "husn” che vuol dire "fare il meglio di sé”, "fare del bene al prossimo”. Senza questa virtù, nella concezione islamica, non c’è etica che si possa declinare dal piano teorico verso una realizzazione effettiva.  

 

Il tutto - racconta Ali Baba Faye, uno dei 35 fondatori dell’iniziativa - ebbe inizio il 2 giugno 2016, giorno della Festa della Repubblica italiana, quando un gruppo di musulmani si riunì presso la sede del Ministero dell’Interno e convenne sulla necessità di promuovere una iniziativa di musulmani in Italia con un’impostazione laica e di lealtà repubblicana. «Infatti - continua ancora Faye- se il Corano è il riferimento per chi crede nell’Islam, la Costituzione è il riferimento che garantisce la libertà di culto e la convivenza nella sicurezza. Quello che abbiamo appurato insieme, è che al di là dei principi stabiliti per una convivenza nella società serve una conoscenza non distorta dell’islam e dei musulmani. Cittadini che si fanno carico del rispetto delle regole e non sono interessati a guerre di religioni così come non ci stanno ad essere bollati come minaccia. Questo è lo spirito che ci ha mossi». 

 

Ma perché un think-tank? «Abbiamo scelto questo strumento - spiega ancora Faye- perché sostanzialmente serve per promuovere la conoscenza e per predisporre una comunicazione non demonizzante di una comunità che vive normalmente nei luoghi di lavoro e nella società». Dunque cercare di lavorare sulla narrazione dell’Islam nei media diventa il primo obiettivo, poiché in questi ultimi anni non sono stati pochi gli osservatori musulmani ad aver denunciato una narrazione non corrispondente con il vissuto dei musulmani nella società italiana.  

 

«Come musulmani e laici di cultura islamica della società civile italiana - si legge nel manifesto dell’iniziativa - abbiamo la responsabilità di far conoscere e promuovere in Italia un’immagine reale della cultura, della religione e della civiltà islamica. Siamo un coro di voci leali, una presenza qualificata nella nostra società, attive da anni sul terreno della conoscenza, dello studio, dell’educazione ai valori, della comunicazione indipendente e della promozione interculturale». 

 

"Il senso di responsabilità e di cittadinanza proattiva - continua il manifesto - unisce i fondatori di Ihsan per contribuire con idee, progetti e iniziative allo sviluppo dell’Islam italiano, tutelando l’identità islamica, tanto di chi si professa osservante quanto di chi non lo è, indipendentemente dalla casistica sociologica e dalla provenienza geografica di ciascuno».  

 

«I fanatici non ci rappresentano - ribadisce Faye - e non siamo come i media ci rappresentano». Il lavoro del nuovo think-tank sarà quello di partecipare e abitare i luoghi di discussione, di produzione di conoscenza, con l’ambizione di diventare una voce ascoltata. Ishan lavorerà con il mondo accademico ma anche con il mondo della comunicazione per offrire nuovi stimoli ala conoscenza reciproca. Perché i musulmani - dicono i promotori - non sono una società a parte ma sono parte integrante della società».

lastampa.it

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