IQNA

Facebook è accusato di bloccare account di attivisti palestinesi

12:26 - June 09, 2020
Notizie ID: 3485144
Iqna - Facebook ha bloccato alcuni account appartenenti ad attivisti, blogger e giornalisti palestinesi, violando il diritto alla libertà di opinione, secondo quanto affermato dal gruppo di esperti internazionale per le politiche di Diritti Umani, l’ImpACT, con sede a Londra

Facebook ha bloccato alcuni account appartenenti ad attivisti, blogger e giornalisti palestinesi, violando il diritto alla libertà di opinione, secondo quanto affermato dal gruppo di esperti internazionale per le politiche di Diritti Umani, l’ImpACT, con sede a Londra.

Il gigante dei social media sta chiudendo milioni di account nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa, ha avvertito l’ONG, definendolo come un primo segno di fallimento del nuovo consiglio di sorveglianza della società.

“Il consiglio di sorveglianza di Facebook dovrebbe valutare le politiche dell’azienda in Medio Oriente, in particolare se la posizione geografica dei suoi uffici influisce sulle pratiche relative ai diritti umani”, ha affermato.

“Il blocco in massa [degli account] di Facebook mette a tacere le voci e limita la libertà di espressione”, ha aggiunto, invitando la direzione di Facebook “a smettere di bloccare gli account di blogger, giornalisti ed attivisti, e proteggere il diritto di opinione e di espressione garantito da convenzioni e trattati internazionali, e aderire ad un codice di condotta che proibisce la soppressione delle voci dissenzienti”.

I palestinesi si lamentano da anni che Facebook sta prendendo di mira i loro account, bloccandoli senza preavviso.

Lo scorso ottobre, giornalisti ed attivisti in Palestina hanno lanciato una campagna sui social media contro Facebook, accusando la piattaforma, in collaborazione con Sada Social Center, un gruppo che monitora le violazioni dei social media, di censurare i contenuti palestinesi,

Al Jazeera ha osservato che “alla fine del 2016, Facebook ha firmato un accordo con il ministero della Giustizia israeliano in cui ha promesso di ‘monitorare’ i contenuti sugli account palestinesi”.

 

 

Agenzia stampa Infopal - www.infopal.it

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