Moschea Gyanvapi: allarme per possibbile aggressione da parte di estremisti indù
Maulana Shahabuddin Razvi, portavoce dell'Aala Hazrat dargah, ha messo in guardia contro una “protesta diffusa se la moschea Gyanvapi di Varanasi sarà danneggiata”.
Reagendo alla recente osservazione del leader del BJP Sangeet Som secondo cui "il 1992 era per Babri e nel 2022 è il momento di pensare a Gyanvapi", il religioso ha detto: "Sia gli indù che i musulmani convivono pacificamente da secoli, ma alcune forze di divisione vogliono iniettare odio per raggiungere i propri obiettivi politici. Siamo testimoni della demolizione di Babri Masjid e se si ripeterà con Gyanvapi, i musulmani saranno costretti a protestare con forza nell'ambito dei diritti dati dalla nostra Costituzione. Non permetteremo a nessuno di giocare ancora e ancora con i nostri sentimenti religiosi.
“I musulmani hanno lanciato un messaggio di pace e fratellanza nel Paese accettando il verdetto della corte suprema su Babri Masjid. Abbiamo ancora fiducia nella più alta corte del nostro Paese”.
La moschea Gyanvapi a Varanasi si trova vicino al tempio Kashi Vishwanath e il tribunale locale sta ascoltando un appello di un gruppo di donne che chiedono il permesso per le preghiere quotidiane davanti agli “idoli sui muri esterni”.
Razvi ha anche reagito al "dibattito sulla terra" del Taj Mahal, dicendo: "Il mondo intero sa che è stato costruito da Shah Jahan in memoria di sua moglie come monumento d'amore. La terra gli apparteneva ed è stata curata dal consiglio centrale sunnita, Lucknow, per molti anni. L'Alta Corte di Allahabad ha giustamente rimproverato il ricorrente. Sembriamo sciocchi davanti al mondo a causa di tali mercanti di odio".
https://iqna.ir/en/news/3478904
