Pakistan: leader cristiani denunciano la profanazione del Corano
Migliaia di musulmani si sono mobilitati in Pakistan dopo la preghiera del venerdì del 27 gennaio per denunciare la profanazione del libro sacro musulmano in tre diversi incidenti da parte di leader europei di estrema destra.
Almeno 12.000 persone hanno protestato nella sola città di Lahore gridando slogan come parte di una protesta nazionale contro la profanazione del libro sacro islamico.
“Lamentiamo la profanazione e il rogo del Corano in Svezia e chiediamo al suo governo di consegnare il colpevole alla giustizia”, ha affermato padre James Channan, direttore del Dominican Peace Center di Lahore.
Il sacerdote è intervenuto il 25 gennaio alla Conferenza interreligiosa per la pace nella capitale Islamabad.
Durante l'incontro, il presidente del centro, Arif Alvi, ha esortato la comunità internazionale a prendere le misure necessarie per prevenire incidenti simili in futuro.
I musulmani di tutta l'Asia hanno iniziato a protestare dopo che sono emerse notizie di due episodi di profanazione del Corano.
Rasmus Paludan, un attivista di estrema destra danese, ha ricevuto dalla polizia il permesso di protestare davanti all'ambasciata turca a Stoccolma, dove ha bruciato il Corano.
Pochi giorni dopo, il leader olandese di estrema destra Edwin Wagensveld dei Paesi Bassi, strappò pagine del Corano vicino al parlamento olandese e le calpestò.
Padre Bonnie Mendes, l'ex coordinatore regionale di Caritas Asia, ha espresso tristezza per gli spiacevoli incidenti in Europa.
“Dobbiamo costruire ponti e armonia interreligiosa. Questi incidenti sono molto sfortunati. Dobbiamo tutti condannare questi incidenti nei termini più forti possibili ", ha detto a UCA News.
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