Belgio: associazione islamica ricorre al Consiglio di Stato contro il divieto del velo nelle scuole
La Ghent Mosques Association (VGM) ha annunciato giovedì che presenterà ricorso al Consiglio di Stato, la più alta corte amministrativa del Belgio, per chiedere l’annullamento del divieto di indossare il velo nelle scuole provinciali delle Fiandre Orientali, recentemente reintrodotto. Lo ha riportato l’agenzia di stampa Belga.
L’organizzazione, che rappresenta 23 moschee della città di Gand, ha dichiarato che il decreto sulla partecipazione non è stato rispettato.
La VGM ha citato testimonianze di insegnanti che hanno preferito restare anonimi per timore di sanzioni.
La VGM ha descritto un clima sociale in cui le donne musulmane sarebbero “strutturalmente impedite” dal poter esprimere liberamente e dignitosamente la propria identità.
Ha inoltre denunciato un “preoccupante slittamento dei confini del dibattito democratico” nelle dichiarazioni emerse durante la discussione sul divieto.
La VGM ha criticato le affermazioni del primo vice della provincia, Kurt Moens, che aveva dichiarato di aver consultato la “ampia comunità musulmana”. L’associazione ha smentito, affermando che non vi è stata alcuna consultazione con la VGM.
Ha respinto inoltre l’idea che gli oppositori del divieto siano vicini all’estremismo, avvertendo che la libertà di espressione è sempre più sotto pressione.
Mercoledì, il governo provinciale delle Fiandre Orientali ha approvato il divieto del velo per le studentesse nelle scuole provinciali, che entrerà in vigore a partire dall’anno accademico 2026-2027.
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