Quali sono le cause del conflitto in Medioriente e tra Arabia Saudita e l’Iran?Nel nome di Dio Clemente e Misericordioso. L’Iran
possiede attualmente due caratteristiche salienti che di giorno in
giorno hanno portato all’aumento del suo potere: una è il seguire una
religione logica e dinamica e l’altra un governo politico dinamico,
accompagnato da un comportamento etico corretto e da progressi
scientifici e tecnologici. Queste caratteristiche hanno creato un
modello virtuoso senza precedenti nelle menti delle persone. Ciò ha
innalzato la posizione dell’Iran sia dal punto di vista religioso ed
etico, sia politico, pertanto sia il wahabismo, con il suo Islam fasullo
e degradato, sia i paesi facenti parte della cosiddetta ‘Arroganza
globale’ (La Guida si riferisce agli americani e ai loro satelliti, come
si evince subito dopo, N.d.r.), con la loro politica eticamente
scorretta, si sentono minacciati.La
crisi attuale ha avuto inizio con lo sviluppo del sistema religioso e
politico progredito dell’Iran: non dimentichiamo che per otto anni gli
Stati Uniti e l’Arabia Saudita hanno appoggiato in modo neanche troppo
velato la guerra imposta da Saddam all’Iran, guerra che causò più di un
milione di morti.L’Iran
è riuscita a presentare il suo modello di vita religioso, politico,
etico e tecnologico e molte nazioni, come l’Iraq, lo Yemen, il Bahrein,
la Siria e il Libano, si sono sentite profondamente legate a questo
modello e sono pronte ad accettare una democrazia religiosa e politica, e
pertanto sono diventate il bersaglio della violenza wahabita (nemico
"religioso” del puro Islam) e di alcuni poteri arroganti (nemico
"politico” del vero modello di democrazia progredita).La
frattura fra sciiti e sunniti è davvero impossibile da sanare, o
piuttosto a volte viene estremizzata a fini politici, anche da potenze
straniere?Le
fratture esistono anche fra membri di una stessa famiglia, tuttavia una
frattura è ben diversa da guerra e inimicizia. Anche tra i paesi
europei esistono fratture, ma non vi sono guerre. Pertanto il conflitto
attuale non è causato dalla frattura tra sunniti e sciiti; ci vorrà
comunque molto tempo per risolvere e controllare i conflitti che sono
stati creati dal wahabismo e da alcuni paesi occidentali (politica del
divide et impera).Il
conflitto attuale è tra la dignità umana e l’abiezione, risultato del
sistema politico bigotto delle potenze arroganti e del sistema religioso
bigotto del wahabismo, è un conflitto tra questi e il resto del mondo.
Lo sciismo si trova in prima linea nella lotta contro il wahabismo e
siate certi che i sunniti saranno le prossime vittime del wahabismo, in
seguito i cristiani e poi l’Europa. Purtroppo l’Occidente non vuole
rendersi conto di questo pericolo: non solo a volte non rivela in modo
chiaro il pericolo del terrorismo, ma talvolta appoggia anche l’Arabia
Saudita wahabita, lasciandosi corrompere dai soldi del petrolio.Quanto è grande l’importanza dell’Iran, all’interno del mondo sciita?In
realtà è lo sciismo che ha reso importante l’Iran e se l’Iran fosse
sAbolfazl Emamitato un paese come gli altri paesi islamici, non avrebbe
avuto alcuna importanza. Invece l’Iran è stato sia un ospite degno per
lo sciismo sia il fulcro della religione e della politica dignitosa nel
mondo contemporaneo.Come
vivono questo conflitto gli sciiti, in particolare quelli italiani? E
come convivono con l’islamofobia, alimentata sia da paure concrete che,
soprattutto, instillata nelle menti da gruppi e partiti politici
faziosi?Il
dono che ci hanno fatto i poteri arroganti con i loro sforzi per
ingannare la gente e diffondere l’islamofobia attraverso l’instaurazione
di movimenti come al-Qaeda, l’Isis e il wahabismo è che gli italiani e
gli altri europei stanno pian piano comprendendo che il puro Islam
sciita è un Islam razionale. Io credo con tutto il cuore che anche i
sunniti siano brave persone. I sunniti in Italia hanno fin dall’inizio
avuto una presa di posizione accettabile riguardo all’Isis e, dopo gli
attentati di Parigi, hanno condannato quelle azioni. Tuttavia gli
analisti e il popolo italiano sono in attesa che i sunniti in Europa e
in Italia, in particolare, condannino il wahabismo quale radice
dell’estremismo e del terrorismo, altrimenti non sarà una soluzione
definitiva, in quanto reazione parziale a quella che è una
manifestazione del wahabismo, cioè l’ISIS. Non fu forse il padre
(sunnita hanbalita) di Muhammad ‘Abd al-Wahhab (fondatore del wahabismo)
il primo che si oppose con forza al wahabismo? E non fu forse suo
fratello Sulayman a scrivere il primo libro per confutare il wahabismo
(al-Sawa’iq al-Ilahiyyah fi al-radd ‘ala al-wahabiyyah)? Allora perché
alcuni sunniti europei e italiani non condannano l’islam fasullo del
wahabismo? Questa questione porta molti a credere che si utilizzino i
soldi del petrolio dell’Arabia Saudita per costruire moschee in Italia
ed in Europa. Tutti dobbiamo sforzarci, dissociandoci dal wahabismo e
dalla famiglia saudita, di proteggere l’onore dei sunniti credenti in
Italia e in Europa. Altrimenti, se il wahabismo si diffondesse, dovremo
aspettarci situazioni difficili per i musulmani in Italia e in Europa.
Tuttavia, grazie al sangue di Shaykh al-Nimr,versato ingiustamente ,
guida degli sciiti in Arabia Saudita, gli europei hanno capito che gli
sciiti sono le prime vittime del wahabismo e pertanto li considerano
separati da quel movimento.C’è la possibilità che lo scontro fra sunniti e sciiti divampi anche da noi?In
realtà non esiste nessun conflitto sistematico tra sunniti e sciiti, il
conflitto è tra il wahabismo e il resto del mondo, dove in prima linea
ci sono gli sciiti, quindi i sunniti, in seguito i cristiani e infine
gli ebrei. È un’analisi infondata quella che propongono alcuni
mass-media, ignari o con un fine specifico, quando riconducono il
conflitto del wahabismo contro il mondo islamico (sunnita e sciita) e
quello cristiano a un conflitto tra sunniti e sciiti.Il
conflitto tra sciiti e sunniti non è sistematico nemmeno negli altri
stati, così non c’è da temere che si crei anche in Italia. Tuttavia
esistono persone irrazionali, dalle quali ci dissociamo, sia all’interno
dello sciismo, che noi chiamiamo seguaci dello "sciismo inglese”, sia
all’interno del sunnismo, che noi definiamo seguaci del "sunnismo
americano”. Ciò non vuol comunque dire che esista un conflitto radicato e
sistematico. In ogni caso, speriamo che anche i nostri fratelli sunniti
non cadano nelle trappole tese su questa questione.
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