Egitto: storica moschea sciita aperta dopo lavori di ristrutturazione
La moschea "Al Hakim bi Amr Allah" è stata riaperta nella capitale egiziana dopo essere stata sottoposta a lavori di ristrutturazione.
I lavori hanno incluso un complesso restauro delle facciate, dei pavimenti in marmo e dei lampadari.
Una moschea sciita di 1000 anni nel cuore del Cairo è stata riaperta lunedì dopo ampi lavori di ristrutturazione.
Secondo un funzionario del ministero del turismo e delle antichità, la ristrutturazione ha avuto inizio nel 2017 ed ha incluso la riparazione dei danni causati dall'acqua e delle crepe nei mui.
Gli infissi in legno, il pulpito e le caratteristiche piastrelle decorative in legno che rivestono la base dei suoi soffitti, sono stati anche rinforzati.
Sono state installate inoltre telecamere di sicurezza e una rete elettrica più efficiente per servire sia le aree interne che l'ampio cortile per cui è nota la moschea.
La struttura è una delle moschee più caratteristiche del Cairo. La sua fondazione risale a oltre mille anni fa ed avvenne ad opera della dinastia sciita fatimide.
I lavori di costruzione furono avviati su ordine del califfo Al-Aziz nel 990 d.C e furono completati da suo figlio, il califfo Ḥakim bi Amr Allah che diede anche il suo nome alla moschea.
Un terremoto del XIV secolo distrusse una parte della moschea, dopodichè subì diversi lavori di ristrutturazione nel corso dei secoli ad opera di vari sovrani. Fu anche il luogo dove Napoleone stazionò una parte dei suoi battaglioni durante la campagna francese del 1798 in Egitto e Siria.
Il califfato fatimide fu una dinastia islamica sciita ismaelita che governò in Egitto tra il IX e XII secolo. Contribuirono enormemente alla vita religiosa e culturale dell'Egitto e di tutto il mondo islamico in generale.
Uno dei loro maggiori contributi fu la fondazione del seminario islamico di Al-Azhar che è considerato tutt'oggi la maggiore istituzione religiosa dell'Islam sunnita.
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