Profanazione del Corano in Ucraina: condanna dal mondo islamico
Il recente gesto di diversi soldati ucraini di bruciare una copia del Sacro Corano ha suscitato forti condanne a livello internazionale, specialmente nei paesi a maggioranza islamica.
In seguito alla profanazione del Libro Sacro islamico, Sheikh Abdullah Jabiri, segretario generale del Movimento Ummah del Libano, ha denunciato il gesto, affermando che si tratta di un tentativo di trasformare la guerra in Ucraina in una guerra di religione.
Il religioso ha paragonato la profanazione avvenuta in Ucraina agli attacchi dei sionisti alle santità religiose in Palestina, aggiungendo che le autorità ucraine dovrebbero fornire spiegazioni e scusarsi con i musulmani.
Sheikh Abdullah Jabiri ha proseguito sottolineando che le organizzazioni islamiche, la Lega Araba e le organizzazioni per la difesa deii diritti umani devono adottare una posizione chiara su tali crimini.
Anche Mohammad al-Baghdad, direttore dell'ufficio media e documenti del Supremo Consiglio islamico di Algeria, ha condannato il rogo del Corano descrivendolo come una grave violazione dei valori e dei criteri di rispetto delle diverse fedi e culture.
Al-Baghdad ha affermato che tali incidenti e il silenzio dell'Occidente su di essi, rivelano l'approccio ipocrita degli occidentali verso le diverse culture.
Il religioso algerino ha aggiunto che tale gesto, avvenuto solo pochi giorni dopo che il segretario generale delle Nazioni Unite aveva chiesto di rispettare le santità dei musulmani, richiede qualcosa di più della semplice condanna.
Anche lo studioso musulmano libanese Sadiq al-Nablusi ha denunciato la profanazione avvenuta in Ucraina.
Parlando con la rete tv satellitare RT Arabic, al-Nablusi ha affermato che l'incidente è in linea con gli obiettivi di una nuova ideologia radicale in Ucraina che cerca di provocare e approfondire gli scontri religiosi.
Secondo lo studioso, il gesto è un messaggio da parte di elementi radicali ucraini ai soldati musulmani dell'esercito russo sul fatto che se la guerra dovesse continuare, i radicali si vendicheranno con ogni mezzo possibile.
Intanto il presidente della Repubblica autonoma della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha denunciato l'atto sacrilego e si è detto pronto a trovare e punire i soldati ucraini responsabili della profanazione del Corano.
Kadyrov ha descritto la mossa come un segno di fascismo e satanismo ribadendo che non avrebbe risparmiato alcuno sforzo al fine di scovare gli autori del gesto.
Kadyrov ha inoltre offerto una ricompensa a chiunque riesca ad identificare i soldati ucraini coinvolti.
Elementi radicali dell'esercito ucraino hanno pubblicato di recente un video in cui sono intenti a profanare il Sacro Corano.
Il video condiviso du TikTok mostra i soldati ucraini che strappano una pagina da una copia del Corano e la gettano nel fuoco.
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