In campo educativo la questione del tempo è molto importante perché un insegnante può dire qualcosa nel momento sbagliato e indurre lo studente a prendere una via sbagliata.
Se non riusciamo a essere nel posto giusto al momento giusto, potremmo non riuscire a raggiungere ciò che il destino ci vuole regalare. Si può altresì affermare che qualsiasi lavoro avrà successo se viene svolto nel posto giusto al momento giusto.
Le persone possono essere guidate verso il percorso di crescita e orientamento se vengono trattate bene. Molte volte, tuttavia, trattamenti sbagliati portano alcune persone ad abbandonare il percorso di orientamento. Ecco perché i profeti di Dio hanno prestato attenzione ad agire nel momento e il luogo giusti nella loro opera di guida guida.
L'insegnante dovrebbe rendersi conto che non sempre si può parlare nello stesso modo e nella stessa forma. La gestione dell'istruzione richiede che a volte si trasmetta un messaggio per via orale mentre altre volte sarebbe più efficace trasmetterlo per iscritto. A volte il messaggio dovrebbe essere trasmesso con vigore, altre volte sotto forma di raccomandazione.
Nella storia di Mosè (pace su di lui) come riportata nel Corano, possiamo osservare che il modo in cui parla non è lo stesso nelle diverse situazioni
1- Di fronte al faraone
Fu il Faraone che iniziò ad affrontare Mosè e utilizzò tutti i mezzi e le forze disponibili a tale scopo.
“Il faraone ritornò per organizzare i suoi piani e poi si presentò all’appuntamento”. (versetto 60 della Surah Taha)
In questa fase in cui le trame e gli inganni del faraone sono evidenti, non è il momento di fare concessioni.
Mosè gli disse: “Guai a te se inventerai menzogne contro Dio; sarai distrutto dal tormento. Chi inventa falsità contro Dio certamente andrà incontro alla perdizione”. (versetto 61 della Surah Taha)
2- Di fronte ai Bani Isra’il
Quando Mosè volle trasmettere un ordine divino al suo popolo, iniziò a prepararlo emotivamente affinché fosse pronto ad accogliere la verità:
“Quando Mosè disse al suo popolo: ‘Ricordatevi i favori di Dio. Egli ha fatto del vostro popolo messaggeri e re e vi ha dato ciò che non aveva dato agli altri.’” (versetto 20 della Surah Al-Ma’idah)
Disse al suo popolo che avrebbero dovuto ricordare i favori di Dio e il fatto che Egli aveva dato loro ciò che non aveva dato a nessun altro tra le nazioni.
Mosè sottolineò in questo modo l'importanza di essere grati per tali benedizioni, aggiungendo: “Entrate, popolo mio, nella Terra Santa che Allah ha prescritto per voi. Non tornare indietro sui vostri passi, per non diventare perdenti”. (versetto 21 della Surah Al-Ma’idah)
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