Wakil è un nome di Dio
La parola Wakil è usata frequentemente nel Sacro Corano con diversi significati.
In alcuni versetti è menzionato nel senso di "testimone" e "tutore".
Ad esempio, il Sacro Corano racconta la storia del profeta Giacobbe quando affidò Beniamino ai suoi fratelli: “Quando gli fecero una promessa, disse: ‘Dio è testimone di ciò che abbiamo detto’” (versetto 66 della Surah Yusuf).
Dio Onnipotente si rivolge al profeta Mohammad (Dio benedica lui e la sua famiglia) affermando che non sei un Wakil nel senso di un tutore o di qualcuno che domina le persone per guidarle, ma la tua missione è solo quella di trasmettere il messaggio. Ad esempio, il Sacro Corano afferma nel versetto 6 della Surah Ash-Shura:
"Quanto a coloro che prendono tutori diversi da Lui, Allah è il loro Tutore. Tu non sei il loro protettore.
Pertanto, il Messaggero di Dio (SW) non dovrebbe rischiare la vita per guidarli.
Inoltre, Dio è il Guardiano, cioè il Protettore della rivelazione nel cuore del profeta: “Se ti togliessimo ciò che ti abbiamo rivelato, non troveresti nessuno che ti protegga da Noi” (versetto 86 della Surah Al-Isra).
Un Wakil, nel senso di “protettore” e “sostenitore”, difende i servi di Dio da satana: “Non hai autorità sui Miei servi. Il tuo Signore è un Protettore Sufficiente” (versetto 65 della Surah Al-Isra).
In breve, Dio è l'unico Wakil efficace a cui possiamo affidare tutti i nostri affari, riponendo in Lui completa fiducia e considerandolo sufficiente per gestire e salvaguardare il nostro lavoro.
Di conseguenza, Wakil è considerato uno dei nomi di Dio (Asma'ullah), e questo uso lo collega al significato specifico di Tawakkul, cioè certezza, fiducia e dipendenza esclusiva dal potere e dalla conoscenza di Dio, insieme ad un senso di mancata fiducia reale in tutto ciò che non sia Dio.
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