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Il 20° anniversario del massacro di Srebrenica

14:05 - July 12, 2015
Notizie ID: 3327130
Il mondo ricorda il massacro di Srebrenica, ma dimentica i complici che lo hanno provocato

Migliaia di musulmani bosniaci hanno commemorato ieri il 20° anniversario del massacro di Srebrenica, in cui più di 8mila musulmani dalla Bosnia-Erzegovina furono giustiziati per mano delle forze serbo-bosniache nell’estate del 1995, con la complicità delle forze Onu presenti nell’area.

Nel corso della cerimonia commemorativa sono stati celebrati i funerali di 136 vittime, tra cui decine di bambini, recentemente trovati e identificati grazie all’esame del Dna. I resti delle vittime sono stati scoperti in diverse fosse comuni, dove i criminali serbi avevano tentato di nascondere la strage compiuta nel luglio del 1995.

Il comitato delle vittime ha dichiarato che ancora oggi vengono ritrovati i resti dei martiri di Srebrenica. Ad oggi, i resti di 6.200 vittime del massacro restano sepolti presso il Memoriale di Potocari.

Circa 80 le delegazioni internazionali che hanno partecipato alla commemorazione che segna il 20° anniversario del genocidio, tra cui l’ex presidente americano Bill Clinton, un rappresentante del presidente Usa Barack Obama, il presidente della Slovenia Borut Pahor, il Primo Ministro della Serbia, Aleksandar Vucic (preso a sassate dai familiari delle vittime), il primo ministro turco Ahmet Davutoglu e il capo degli Affari Esteri dell’Unione Europea, Federica Mogherini.

Sono trascorsi venti anni da quel terribile massacro, alcuni degli esecutori materiali sono stati assicurati alla giustizia, ma molti altri godendo di appoggi e complicità varie hanno fatto perdere le loro tracce; ma resta un aspetto che, seppur noto a tutti, viene vergognosamente ignorato da tutti. In quei giorni di luglio di venti anni fa, a Srebrenica, oltre ai macellai serbi, era presente un contingente Onu che, oltre a non far nulla per fermare quel massacro, supportarono le milizie serbe durante la loro mattanza. E pensare a certi ospiti internazionali presenti ieri alla commemorazione, le cui mani e coscienze grondano ancora di sangue. Criminali!

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