Sabato, durante un suo intervento televisivo sull’emittente Al Manar, Nasrallah ha esplicitamente dichiarato: “Noi, Hezbollah, condanniamo severamente gli attentati di Daesh (Isis) a Parigi ed esprimiamo la nostra solidarietà morale ed umana alla gente innocente vittima di questa oppressione e di questo attacco… I popoli della nostra regione hanno già conosciuto profondamente l’amare sapore di questo attentato terroristico che l’Isis ha fatto a Parigi”.
Nasrallah, ha cosi messo in parallelo gli attentati di Parigi di venerdì che hanno causato 132 morti ed oltre 300 feriti con quelli avvenuti il giorno prima a Beirut sud che hanno ucciso più di 40 persone, anche quest’ultimi rivendicati dall’Isis.
Il Segretario generale del Hezbollah ha poi continuato dicendo che “chi pensa che l’attacco terroristico a Beirut sud possa scoraggiare l’impegno di Hezbollah in Siria commette un grande errore di valutazione
Noi abbiamo combattuto contro Daesh ed altri gruppi terroristici dal primo momento, la nostra presenza sarà ancora più forte… Non c’è futuro per Daesh. Non in guerra e non in pace”.
Nel frattempo da Mosca, il ministero degli Esteri russo respinge ogni tentativo da parte di alcuni ambienti politici e dell’opinione pubblica occidentale di considerare Hezbollah come un’organizzazione terroristica. Mikhail Bogdanov, viceministro degli Esteri russo, citato dall’agenzia Reuters, ha dichiarato: “Alcuni affermano che Hezbollah sia un’organizzazione terroristica. Noi manteniamo contatti e relazioni con loro perché non li consideriamo terroristi”.
Hezbollah è impegnato nella guerra al terrorismo e combatte attivamente,
per altro con centinaia di caduti tra le sue file, nel conflitto in Siria ed in Iraq contro lo Stato Islamico ed altre organizzazioni terroristiche.