Dopo il mezzo flop delle manifestazioni promosse sabato scorso a Milano e Roma le comunità islamiche riprovano a scendere in piazza ieri a Brescia per dire no a ogni forma di terrorismo dopo le stragi di Parigi.
L’appuntamento era in piazza Rovetta dove è stato organizzato un presidio al quale hanno dato l’adesione anche molte altre sigle esterne al mondo musulmano. Ci sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil, il Centro migranti della Diocesi di Brescia, l’Associazione Carcere e territorio, la chiesa evangelica valdese, Rifondazione Comunista, la Comunità araba siriana, l’associazione Zaitouna, il gruppo scuout Bs.14, la parrocchia di Santa Maria in Silva, la Caritas parrocchiale di San Giovanni e l’associazione Bangladesh. «Vogliamo dire no - si legge nell’invito - a tutto quello che semina odio fra i popoli, discordia nella società, scontri di civiltà e desideri di vendetta».
le associazioni culturali islamiche presenti nel Bresciano controbilanciano con un chiaro sì «alla convivenza civile, alla collaborazione per il bene comune, al dialogo costruttivo fra le diversità, a un’educazione che crea fraternità, e per promuovere la speranza, oltre che un futuro di pace e di sicurezza per tutti i nostri figli».