Palestina: Hamas denuncia piano sionista per distruggere la moschea di Al-Aqsa
Il movimento di resistenza islamica palestinese Hamas ha messo in guardia i musulmani del mondo su un piano del regime sionista di distruggere alcune parti della Moschea di Al-Aqsa.
Il movimento di resistenza ha sottolineato in un comunicato che il complesso della Moschea di Al-Aqsa appartiene ai musulmani e che nessuno ha il diritto di violare la sua santità.
Hamas ha aggiunto che i palestinesi difenderanno il luogo sacro a qualunque costo, anche se ciò dovesse comportare il sacrificio delle loro vite.
Il gruppo palestinese ha inoltre invitato tutti i paesi arabi e islamici ad intraprendere passi in difesa della Moschea di Al-Aqsa.
La condotta del regime sionista nei confronti della Moschea di Al-Aqsa è stata condannata anche dalla Giordania. Il governo giordano ha espresso preoccupazione per le continue violazioni israeliane contro la moschea, l'ultima delle quali avvenuta con gli scavi vicino al muro di Buraq, che è parte integrante del complesso di Al Aqsa.
Il portavoce del ministero degli Esteri, Dhaifallah Fayez, ha ribadito a tal proposito il rifiuto della Giordania per tutte le azioni unilaterali israeliane nella Gerusalemme est occupata, nella città vecchia e nella moschea di Al Aqsa, sollolineando che le provocazioni in essere violano il diritto internazionale.
Il portavoce ha aggiunto che la gestione ed i lavori di manutenzione nella moschea di Al Aqsa, con la sua superficie totale di 144 dunum, comprese le sue mura e porte, in base al diritto internazionale ed allo status quo legale e storico, sono a carico del dipartimento per gli affari islamici di Al-Quds (Gerusalemme), legato al governo giordano.
Fayez ha quindi invitato Israele a porre fine alle sue violazioni ed a rispettare lo status quo storico e legale della Città Vecchia.
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