La liberazione di Al-Quds richiede unità tra musulmani e cristiani
Il sacerdote cristiano palestinese Manuel Mosallam afferma che la liberazione della moschea di Al-Aqsa e della città santa di Gerusalemme (Al-Quds) richiede un'unione pratica tra i palestinesi di fede islamica e cristiana.
Rivolgendosi ad un programma tenuto in occasione della Settimana internazionale di Al-Aqsa, padre Manuel Musallam ha sottolineato che Al-Quds appartiene ai palestinesi nonostante l'attuale occupazione da parte israeliana.
Padre Musallam ha ricordato i diversi attacchi sionisti contro la moschea di Al-Aqsa, compreso il rogo della moschea nel 1996 e l'uccisione dei fedeli sulla spianata di Al-Aqsa nel 2000.
Ora i sionisti stanno scavando senza sosta sotto la superficie in diverse parti del complesso della moschea, ha osservato il religioso cristiano.
Secondo padre Musallam l'impedire ai fedeli di entrare nella moschea e il vietare la recitazione dell'Adhan (chiamata alla preghiera) sono altre misure imposte dal regime sionista con l'obiettivo di prendere il controllo del luogo di culto.
Il sacerdote cristiano ha invitato tutti i musulmani e cristiani palestinesi a unirsi per contrastare il regime di occupazione e liberare Gerusalemme.
Manuel Musallam è un sacerdote cattolico palestinese. Il suo lavoro pastorale lo ha portato in Giordania, in Cisgiordania ed a Gaza. È un attivista della causa palestinese, fortemente contrario all'occupazione israeliana e alla giudaizzazione di Gerusalemme.
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