IQNA

La UE sui migranti: il festival dell'ipocrisia

23:55 - November 17, 2021
Notizie ID: 3486871
Iqna - Se esiste un responsabile della crisi dei migranti localizzata alle frontiere della Bielorussia e Polonia non ci sono dubbi che questa è la stessa Unione Europea che oggi accusa gli altri (Bielorussia e Russia) ma è la stessa UE che, con il suo lassismo e servilismo verso il padrone americano è stata diretta causa dei disastri

Se esiste un responsabile della crisi dei migranti localizzata alle frontiere della Bielorussia e Polonia non ci sono dubbi che questa è la stessa Unione Europea che oggi accusa gli altri (Bielorussia e Russia) ma è la stessa UE che, con il suo lassismo e servilismo verso il padrone americano è stata diretta causa dei disastri.
Oggi vediamo agitarsi gli euroburocrati in vane accuse prima contro Lukashenko, il “cattivo dittatore” di Minsk che ricatta l’Europa con i migranti e poi contro Putin, considerato il mandante della crisi e il sostenitore di Lukashenko. Entrambi secondo Bruxelles vorrebbero sopraffare l’Europa con i migranti e gli euroburocrati preparano un ulteriore pacchetto di sanzioni contro la Bielorussia.


In realtà i fatti sono chiari e lampanti. Enumeriamoli con ordine:
Punto primo. Da dove fuggono i migranti. Questo si vede subito anche dai volti di queste persone disperate, volti di iracheni, curdi, afgani, siriani che fuggono dai loro paesi bombardati e destabilizzati dalle guerre che l’occidente, USA, NATO e paesi europei hanno esportato sulle loro terre per interessi geopolitici dell’Impero USA. Lo avevano dichiarato i vari Bush, Obama, la Clinton e i loro sodali: se non vi piegate vi porteremo all’età della pietra.
Gli europei ed in particolare i francesi,i polacchi, britannici, danesi, lituani, romeni, lettoni, spagnoli, ungheresi hanno fatto la loro parte nella coalizione internazionale che ha bombardato e disastrato i loro paesi.
L’Unione Europea ha condiviso pienamente con gli Stati Uniti la responsabilità del caos che è stato portato nel Medio Oriente e in Afghanistan. Se non ci fossero state quelle guerre volute dagli strateghi di Washington, la gente non sarebbe fuggita. Basti pensare a paesi come la Libia, la Siria o l’Iraq che, prima degli interventi occidentali, avevano realizato grandi progressi e un migliore tenore di vita alle popolazioni.
L’Unione Europea è complice di quelle distruzioni e della conseguente crisi umanitaria creata nei territori che vanno da Tripoli a Kabul.

Soldati polacchi al confine


Punto 2
. La stessa UnioneEuropea che ha sempre( a parole) parlato di diritti umani e che aveva esortato i paesi del Mediterraneo come Italia e Grecia ad accogliere da soli l’ondata di migranti, adesso giustifica il rifiuto della Polonia e accusa la Bielorussia di ricatto cinico e lascia a gelare i disgraziati con donne incinte e bambini piccoli alla frontiera polacca. Nessuna comprensione umanitaria ma gli euroburocrati si dimostrano sordi e impassibili di fronte alle sofferenze di questa gente, gridano che se la sbrighi Lukashenko e minacciano sanzioni su sanzioni.

Punto 3. Ancora più grave la Germania dellaMerkel che ha fatto riempire di miliardi il turco Erdogan per lo stesso motivo, fermare i migranti dalla Siria, adesso non accetta di fornire aiuti alla Bielorussia investita suo malgrado dall’ondata migratoria. Due dittatori ma trattamento diverso.
Questa poi l’altra colpa dell’Unione Europea: nel tentativo di strangolare la Bielorussia, risulta pronta a sacrificare la vita di persone sfortunate e farli morire tutti se necessario. Un vero trionfo dell’ipocrisia.

Si capisce perchè il trattamento della UE, da un lato favorisce le organizzazioni mafiose e le ONG che gestiscono i traffici nel Mediterraneo, mentre dall’altro diventa rigida e cinica con i disgraziati arrivati ai confini della Polonia. Questi ultimi sono forse figli di un Dio minore. Bisogna compiacere anche stavolta il padrone americano e fare la faccia feroce contro Lukashenko e contro Putin, il vero motivo del differente trattamento.
Tuttavia coloro che non hanno la memoria corta questi fatti non li dimenticano e non li dimenticheranno neanche quelli che oggi sono al gelo a rosicchiare qualche crosta, in attesa di un aiuto dalla tanto “umanitaria” Europa di Bruxelles, di Berlino e di Varsavia.


di  Luciano Lago

 

 

 

 

 

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