Diversi popoli e gruppi di persone nel corso della storia si sono ostinati a negare l'esistenza di Dio o la Sua Unicità. Dio ha sempre dato ad essi l'opportunità di pentirsi, spiegando i motivi alla base della loro irragionevolezza ed avvertendoli al tempo stesso del destino che li attende se dovessero continuare a negare la Verità. In diversi casi essi hanno dovuto affrontare tale destino sin da questo mondo, materializzatosi sotto forma di punizioni e calamità inviate da Dio.
As-Saffat è la 37° Surah del Sacro Corano. E' formato da 182 versi e si trova nel 23° Juz' (sezione) del Libro Sacro. È una Surah makki (meccana - rivelata al Profeta Mohammad nella città della Mecca), la 58a rivelata al Santo Profeta (Che Dio benedica lui e la sua famiglia).
La Surah prende il nome dalla parola Saaffaat, menzionata nei primi versi, che significa "i ranghi". I commentatori del Corano ritengono che il termine si riferisca agli angeli e ai credenti che sono in fila per adorare Dio, accettando la via della Verità, ponendosi così in una posizione di confronto verso i negazionisti del Tawhid.
Il tema generale della Surah è la prova del concetto del Tawhid (Unicità di Dio) e il rifiuto delle posizioni dei miscredenti su tale argomento.
La Surah offre prove che dimostrano l'esistenza e l'Unicità di Dio, avvertendo i negazionisti e miscredenti, rincuorando al tempo stesso i credenti. Si parla di quello che sarà il destino di entrambi i gruppi.
Una parte della Surah As-Saffat tratta le storie di alcuni messaggeri di Dio, tra cui Nuh (Noè), Ebrahim (Abramo), Ishaq (Isacco), Musa (Mosè), Harun (AS), Lot (AS), Ilyas ( Elia) e Yusus (Giuseppe).
I versetti che riguardano il Profeta Abramo (AS) parlano della sua vita in modo più dettagliato, inclusa la missione data ad Abramo (Che la pace sia su di lui) di sacrificare suo figlio, con Dio che si riferisce ad essa come "prova evidente".
Un altro punto su cui la Surah si sofferma è "Al-e-Yaseen". Ci sono opinioni diverse su ciò a cui il Corano si riferisce con il termine Al-e-Yaseen in questa Surah. Alcuni ritengono che si riferisca agli Ahl-ul-Bayt (AS), vale a dire la famiglia e la discendenza del Profeta Mohammad (SW), il che vuol dire che il Profeta è stato indicato con il termine Yaseen (il suffisso "Al-e-" si traduce in arabo con "famiglia di"). Un'altra interpretazione vede invece nel termine una traslitterazione di "El-Yasin", che indicherebbe il Profeta Ilyas (Elia).
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