An-Naml è la 27° Surah del Sacro Corano. E' formata da 93 versi e si trova tra i Juz' 19 e 20 del Libro Sacro. E' la 48a Surah rivelata al Profeta Mohammad (Che Dio benedica lui e la sua famiglia).
Il termine Naml significa letteralmente formica in lingua araba. La Surah porta questo nome perché una parte di essa racconta di un dialogo avvenuto tra il Profeta Sulaiman (AS) e alcune formiche.
In questa Surah, Dio racconta le storie di cinque profeti, vale a dire Musa (Mosè), Davud (Davide), Sulaiman (Salomone), Saleh e Lut, dando la buona novella ai credenti e mettendo in guardia i miscredenti.
La Surah include anche discussioni sul Tawheed (Unicità di Dio) e su fatti del Giorno della Resurrezione.
È l'unica Surah del Sacro Corano in cui è riportata per due volte la frase "Bismilllah Ar-Rahman Ar-Rahim" (Nel nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso). La prima volta all'inizio della Surah, come avviene nelle altre Surah, e la seconda volta nel versetto 30 quando Sulaiman (Che la pace sia su di lui) riporta la frase all'inizio di una lettera indirizzata a Belqeis, la regina del Regno di Saba.
Secondo Allameh Tabatabai nella sua esegesi coranica Al-Mizan, uno degli intenti della Surah è il dare la buona novella ai credenti ed avvertire i miscredenti. Ecco perchè racconta brevemente le storie di alcuni profeti di Dio.
La Surah sottolinea inoltre l'infinita conoscenza di Dio e la Sua sovranità assoluta sull'universo (inteso non solo in senso fisico e materiale ma come tutto ciò che, tangibile ed intangibile, potenziale o effettivo, E' ed Esiste, rientra nel concetto di Essere ed Esistente, ma anche oltre, anche sè questo oltre non rientrasse nello spettro del pensiero umano).
La Surah An-Naml narra in dettaglio le storie di Davud (AS) e Sulaiman (AS). Parla della saggezza di di Davud (AS) e Sulaiman (AS), della capacità di quest'ultimo di parlare con uccelli e altri animali, del fatto che formò un esercito di uomini e jinn, del suo dialogo con alcune formiche mentre attraversava con il suo esercito il luogo in cui queste viveva, del rapporto e dialogo tra Solaiman e Hudhud (un uccello al servizio di Sulaiman), del rapporto tra Solaiman e la regina di Saba, della lettera ricevuta da quest'ultima da parte di Sulaiman, del trasferimento istantaneo della regina, insieme al trono su cui era seduta, presso Solaiman avvenuto ad opera di un jinn, e della conversione della regina di Saba alla Via della Verità su invito di Solaiman.
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