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Figure coraniche - 27

Il Faraone, il falso dio annegato nel Nilo

23:51 - January 17, 2023
Notizie ID: 3488511
Tehran-Iqna- Faraone era il nome dato ai sovrani dell'antico Egitto, ma il faraone più famoso fu quello del tempo del Profeta Mosè (Che la pace sia su di lui), che affermava di essere un dio ma annegò per ordine del vero e unico Dio, lasciando il suo corpo e la sua storia come monito alle generazioni future

Il Faraone, il falso dio annegato nel NiloFaraone era il nome dato ai sovrani dell'antico Egitto, ma il faraone più famoso fu quello del tempo del Profeta Mosè (Che la pace sia su di lui), che affermava di essere un dio ma annegò per ordine del vero e unico Dio, lasciando il suo corpo e la sua storia come monito alle generazioni future.

Il faraone era il sovrano dell'Egitto che aveva l'ultima parola sia nelle questioni amministrative dello stato che nel comando dell'esercito. La parola faraone è menzionata 74 volte nei versetti del Corano, tutti riferiti al sovrano del tempo di Mosè (AS).

Molti storici islamici ritengono che Ramses II (1290-1224 aC) fosse il faraone durante il tempo di Mosè. Alcuni hanno invece indicato Mefnetah (1224-1214 a.C) come sovrano contemporaneo di Mosè (AS).

Il Corano presenta il faraone come un sovrano oppressivo che si considerava il padrone del popolo egiziano e dei figli di Israele che si erano stabiliti in Egitto durante il tempo di Yusuf (Giuseppe). In seguito ad alcune predizioni sulla fine del suo regno per mano di un figlio di Israele, ordinò di uccidere tutti i nati maschi di Bani Israil. In seguito ad una serie di peripezie il faraone e sua moglie Asia finirono per adottare Mosè (AS) senza sapere che apparteneva ai Bani Israil e che sarebbe stata proprio la persona che avrebbe messo fine al dominio del faraone.

Il faraone era solito imprigionare e torturare i suoi avversari, bloccandoli  a terra con chiodi finché non morivano. Quando Mosè (AS) divenne profeta divino, fu incaricato da Dio di invitare il faraone al monoteismo. Dopo aver ascoltato le parole di Mosè e aver visto i suoi miracoli, il sovrano etichettò Mosè come bugiardo accusandolo di stregoneria. Il faraone costrinse così il profeta di Dio a competere con alcuni maghi e stregoni egiziani. La competizione ebbe luogo durante una festa egiziana. Dopo aver visto i miracoli di Mosè, i maghi riconobbero che ciò che Mosè stava facendo non era magia. Ma il faraone non era d'accordo e ordinò che fossero torturati.

Mosè lasciò l'Egitto una notte insieme ai credenti e al suo popolo, inseguito dal faraone e dai suoi soldati. Quando raggiunsero il mare (o un fiume), Mosè (AS) colpì con un bastone la superficie del corso d'acqua che si divise in modo che lui e il suo popolo potessero passare, ma quando il faraone e i suoi soldati li seguirono, le acque si chiusero di nuovo e finirono tutti annegati.

Secondo i versi del Corano il corpo e la storia del faraone sarebbero rimasti come monito alle generazioni future contro l'idolatria, la tirannia e la superbia.

 

 

 

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