Nuova Zelanda: moschee aprono le porte a persone evacuate per ciclone Gabrielle
La prima e più grande istituzione islamica della Nuova Zelanda ha aperto le sue moschee per essere utilizzate come rifugi di emergenza per le persone colpite dal ciclone Gabrielle.
Ikhlaq Kashkari, presidente della New Zealand Muslim Association, ha reso noto che le moschee di Ponsonby, Kelston, Avondale, Ranui e Birkenhead sono aperte alle persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni in seguito al passaggio del ciclone. Kashgari ha sottolineato che il gesto è un dovere dettato dalla morale islamica.
"Siamo stati mobilitati dopo le inondazioni di gennaio, cucinando per centinaia di persone e aiutando i membri della comunità, quindi avevamo già delle squadre in azione", ha detto Kashkari al sito di notizie Stuff.
“Questa volta abbiamo avuto più preavviso e siamo stati in grado di prepararci. Offriamo cibo in scatola, snack e bevande per le persone bisognose”.
Kashkari ha fatto sapere che anche altre associazioni islamiche intorno ad Auckland hanno aperto le loro moschee.
“Sappiamo che ci aspettano molti danni da questo ciclone e le nostre moschee possono ospitare più persone contemporaneamente. Le moschee di Ponsonby e Avondale, ad esempio, hanno una capacità di almeno 100 persone", ha aggiunto.
"A Ponsonby i volontari sono già pronti ad accogliere coloro che cercano riparo. Abbiamo una mezza dozzina di volontari che sono stati impegnati a pulire i bagni e la cucina, preparandosi per chiunque entri dalle nostre porte", ha detto Haider Lone, presidente della moschea locale.
“Siamo pronti a fare tutto ciò che possiamo fare. La nostra moschea è un luogo sicuro per tutti e serviamo chiunque venga".
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