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Belgio: comune di Liegi si unisce a boicottaggio di Israele

23:02 - May 03, 2023
Notizie ID: 3489018
Tehran-Iqna- La città belga di Liegi è diventata la terza città in Europa ad approvare misure per recidere i legami con Israele a causa dei suoi abusi sui palestinesi

Belgio: comune di Liegi si unisce a boicottaggio di Israele

 

La città belga di Liegi è diventata la terza città in Europa ad approvare misure per recidere i legami con Israele a causa dei suoi abusi sui palestinesi.

La mozione, presentata dal Partito belga dei lavoratori (PTB) e approvata dai funzionari della città, condanna il governo israeliano per aver imposto un regime di "apartheid, colonizzazione e occupazione militare" in Palestina.

Il PTB ha chiesto la sospensione di tutti i legami con Israele fino a quando il paese non agirà per porre fine a quelle che ha descritto come "violazioni sistematiche" dei diritti del popolo palestinese.

La mozione fa riferimento in particolare alla Nakba, quando 700.000 palestinesi furono costretti a lasciare le loro case nel 1948 in seguito alla proclamazione del cosiddetto stato di Israele ed al diritto dei profughi di tornare nelle loro case.

La decisione è in gran parte simbolica in quanto la città belga non ha legami formali con Israele.

Boicottaggio a livello europeo

Oltre a chiedere un boicottaggio nazionale dei beni e servizi israeliani prodotti nei territori palestinesi occupati, la mozione esorta altre città in tutto il mondo a seguire le orme di Barcellona, Oslo e Liegi.

Anche la capitale norvegese Oslo ha annunciato che interromperà il commercio di beni e servizi provenienti dalle aree sotto occupazione israeliana. La città scandinava ha modificato la sua politica di approvvigionamento per escludere le società che contribuiscono all'espansione degli insediamenti israeliani, che è considerato un crimine di guerra dal diritto internazionale.

Inoltre lo scorso febbraio il sindaco di Barcellona, Ada Colau, ha dichiarato in una conferenza stampa di aver scritto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu informandolo che le relazioni tra la città spagnola e Israele sono interrotte fino a quando "le autorità israeliane non fermeranno la sistematica violazione dei diritti del popolo palestinese".

La decisione ha fatto seguito a una campagna di attivisti, culminata in una petizione ufficiale in cui si sollecitava il comune di Barcellona a tagliare i rapporti con Israele.

Nel 2015 Amsterdam ha abbandonato le procedure di gemellaggio con Tel Aviv a causa delle preoccupazioni sulla situazione dei diritti umani in Israele.

Tra l'altro, nel gennaio 2021 il gruppo israeliano per i diritti umani B'Tselem ha definito il paese uno stato di "apartheid", affermando che Israele ha adottato una politica per "dividere, separare e governare" i palestinesi, che hanno diritti "inferiori" a quelli concessi ai suoi cittadini ebrei.

Lo stesso anno, anche Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto in cui etichettava Israele come uno stato di apartheid, accuse che Amnesty International ha ripetuto l'anno successivo.

 

 

 

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