In alcuni versetti del Corano, l'umanità è invitata a utilizzare e beneficiare delle benedizioni del mondo.
Al tempo stesso però ci sono anche passi che criticano l'amore esagerato per le cose del mondo.
Qual'è il significato di cose del mondo secondo il Sacro Corano?
Il Libro Sacro dice che le benedizioni divine in questo mondo sono disponibili per i credenti:
(Mohammad) Di': "Chi ha proibito gli ornamenti che Allah ha creato per i Suoi servitori e le cose buone che Egli ha provveduto per voi?" Di': "Questi appartengono ai credenti finché vivono in questo mondo, ma, in particolare, appartengono al loro nel Giorno della Resurrezione". Così spieghiamo i Nostri segni a coloro che meditano e vogliono capire (versetto 32 della Surah Al-Aaraf)
I versetti del Corano sul mondo possono essere divisi in tre gruppi:
I primi sono i versi che criticano la mondanità e l’amore per il mondo, descrivendo il mondo come mero gioco (versetto 36 della Surah Mohammad e versetto 20 della Surah Al-Hadid), banale (versetto 77 della Surah An-Nisa) e ingannevole (versetto 185 della Surah Al Imran).
Il secondo gruppo sono i versetti favorevoli al mondo. Sebbene non menzionino il mondo per nome, si riferiscono però alle benedizioni del mondo come l’acqua corrente, vari frutti, bestiame, ecc. Lo descrivono anche con attributi come buono (versetto 180 della Surah Al-Baqarah e versetto 131 della Surah Al-Aaraf) e benedizione divina (versetto 28 della Surah At-Tawba).
Il terzo gruppo sono i versetti che chiariscono la distinzione tra i due. Prendiamo ad esempio il versetto 7 della Surah Yunus: "Per coloro che non credono che compariranno al Mio cospetto, sono compiaciuti della vita mondana, ne sono soddisfatti e sono indifferenti ai Miei segni".
Nel versetto 26 della Surah Ar-Raad, Dio si riferisce al mondo come “solo un mezzo temporaneo”, il che sottolinea il fatto che il mondo non è un fine ma solo un mezzo per raggiungere un fine più grande.
Pertanto si può dire che il mondo non è qualcosa di negativo, bensì è una benedizione che Dio ci ha donato come luogo e mezzo tramite cui crescere.
In quest'ottica possiamo descrivere il mondo come il percorso verso la vetta di una montagna. In questo caso il nostro obiettivo primario sarà quello di raggiungere la vetta, ma ciò deve avvenire necessariamente percorrendo le pendici e la cresta della montagna; percorso che esso stesso può riservarci momenti piacevoli. L'importante è avere sempre in vista la vetta e non perdersi nel percorso, ma anzi sfruttare i piaceri in cui ci imbattiamo durante il sentiero come momenti di riflessione e contempazione, e come sprono verso il raggiungimento della vetta.
L'Imam Ali (pace su di lui) disse: "Il mondo è il mezzo per raggiungere l'aldilà (sermone 156 della Nahj al-Balagha). Ciò che il Corano critica riguardo al mondo è l'attaccamento eccessivo alla vita mondana al punto da perdere di vista la meta finale (versetto 7 della Surah Yunus).
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