Usa: funzionario musulmano si dimette per la “complicità” degli Stati Uniti nel genocidio di Gaza
Un funzionario del Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti si è dimesso martedì, denunciando la “complicità” dell’amministrazione Biden nel genocidio di Gaza, dove da ottobre sono state uccise almeno 37.900 persone.
Maryam Hassanein, 24 anni, assistente speciale e vicesegretario per la gestione del territorio e dei minerali, ha espresso la sua incapacità di continuare il suo ruolo sotto un’amministrazione che ritiene “complice” del “genocidio dei palestinesi” da parte del regime israeliano.
Nella sua dichiarazione, Hassanein, che è anche la più giovane e la prima donna musulmana americana dell’amministrazione Biden, ha criticato il disprezzo dell’amministrazione per le diverse voci del suo personale e la mancanza di giustizia per le comunità emarginate.
“Come musulmana americana non posso continuare a lavorare per un’amministrazione che ignora le voci del suo personale continuando a finanziare e consentire il genocidio dei palestinesi da parte di Israele”, ha affermato in una nota.
“Alle comunità emarginate del nostro paese è stata a lungo negata la giustizia che meritano. Sono entrata a far parte dell’amministrazione Biden-Harris con la convinzione che la mia voce e la mia prospettiva diversa avrebbero dato una mano nel perseguimento di quella giustizia. Tuttavia, negli ultimi nove mesi di genocidio israeliano a Gaza questa amministrazione ha scelto di sostenere lo status quo invece di ascoltare le diverse voci del personale che chiedono con urgenza libertà e giustizia per i palestinesi”, ha aggiunto.
Le dimissioni di Hassanein sono state accolte positivamente dai sostenitori della Palestina, che hanno elogiato la sua decisione come una presa di posizione di principio contro il sostegno degli Stati Uniti all'aggressione israeliana a Gaza.
Nihad Awad, direttore esecutivo del Council on American-Islamic Relations, ha chiesto al presidente Biden di cambiare rotta e di affrontare le preoccupazioni sui diritti umani sollevate da Hassanein e altri.
"Accogliamo con favore queste dimissioni da parte di un altro funzionario dell'amministrazione Biden che ha assunto il suo incarico credendo di poter aiutare la nazione, ma invece si è resa conto che stava diventando complice nel genocidio del governo di estrema destra israeliano a Gaza", ha affermato Awad.
"Il presidente Biden, la cui amministrazione ha perso ogni credibilità sulla questione dei diritti umani, deve invertire rotta e porre fine alla complicità della nostra nazione nel genocidio, nella fame forzata e nella pulizia etnica", ha aggiunto Awad. "Deve chiedere un cessate il fuoco immediato e permanente, la fine dell'occupazione e giustizia per il popolo palestinese".
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