Una donna musulmana, Lila Tamea di 27 anni, ha dichiarato di essersi sentita "davvero a disagio e intimidita" dopo essere stata insultata e minacciata da un uomo su un treno da Liverpool a Warrington.
La polizia dei trasporti britannica sta indagando sull'incidente come crimine d'odio e ha lanciato un appello per informazioni.
Tamea ha raccontato che un gruppo di quattro uomini inizialmente l'ha coinvolta in una conversazione amichevole. Tuttavia, il tono è cambiato quando ha detto che stava studiando per un dottorato e stava facendo ricerche sul razzismo nell'istruzione.
Ciò ha provocato una serie di commenti razzisti, tra cui un uomo che ha detto "uccidete tutti i musulmani".
Riflettendo sulle recenti rivolte in tutto il Regno Unito, Tamea ha detto: "Dati gli eventi che hanno avuto luogo quattro settimane fa, ero davvero a disagio e intimidita".
Tamea ha registrato clip audio e video della conversazione. In un audio, un uomo con una camicia a quadri blu e bianchi le ha detto che avrebbe potuto ucciderla "quando starai tornando a casa", e poi ha riso.
In un'altra clip, parlando di immigrazione, l'uomo ha detto: "Dobbiamo uccidere tutti i f***** musulmani, sbarazzarci dei f***** prima che vengano qui".
Ha anche detto: "Dovrei prendere la mia mitragliatrice Uzi e ucciderò quanti più musulmani possibile. Ma non ti ucciderò, sei una brava ragazza".
Tamea ha spiegato che è rimasta educata, descrivendo la situazione come una "questione di sopravvivenza" in cui sentiva il bisogno di essere "extra disponibile, extra gentile, extra amichevole, extra accogliente".
Ha notato che uno degli uomini era seduto proprio accanto a lei, facendola sentire "incastrata".
L'uomo con la camicia a quadri blu e bianchi è stato identificato come il principale agitatore. Inizialmente Tamea ha pensato che stesse scherzando quando si è descritto come razzista, ma presto si è resa conto che faceva sul serio.
Quando è arrivato il controllore, Tamea ha segnalato il comportamento degli uomini e alla fine è stato chiesto loro di scendere dal treno.
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