Il Museo di arte islamica del Cairo, inaugurato il 28 dicembre 1903, durante il regno del khedivo Abbas Helmy II, ha festeggiato il suo 121° anniversario.
Come uno dei più grandi musei al mondo dedicati all'arte islamica, ospita una vasta collezione di manufatti che abbracciano vari periodi e regioni del mondo islamico.
Il concetto di istituire un museo per le arti e le antichità islamiche emerse durante il regno del khedivo Ismail nel 1869 (i khedivi erano i governatori dell'Egitto per conto dell'imperso ottomano). Questa visione si materializzò sotto suo figlio Tawfiq, quando Frantz Pasha iniziò a collezionare reperti islamici nel 1880, esponendo inizialmente 111 pezzi nell'ala orientale della moschea di Al-Hakem bi-Amr Allah.
Nel 1892 un piccolo edificio chiamato "Museo arabo" fu eretto nel cortile della moschea, con Frantz Pasha come direttore. L'attuale edificio del museo in piazza Bab al-Khalq fu inaugurato ufficialmente dal khedivo Abbas Helmy II il 28 dicembre 1903. Nel 1951 il nome dell'istituzione fu cambiato da Casa delle antichità arabe a Museo di arte islamica.
L'architettura del museo riflette lo stile mamelucco ed è situato vicino alla Biblioteca nazionale. Nel corso degli anni è stato oggetto di diversi ampliamenti e ristrutturazioni per accogliere la sua crescente collezione e per riparare i danni causati da vari incidenti.
Il museo vanta oltre 100.000 reperti che rappresentano la civiltà islamica in diverse epoche e regioni.
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