In concomitanza dei riti dell'Hajj e alla vigilia dell'Eid al-Azha, la Guida Suprema della Rivoluzione Islamica, l'Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ha indirizzato come ogni anno un messaggio ai pellegrini impegnati nell'Hajj ed a tutta la ummah islamica.
Riportiamo di seguito il messaggio della Guida Suprema:
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. L'Hajj è il sogno dei credenti, la festa degli entusiasti ed il nutrimento spirituale dei beati.
Qualora l'Hajj venga accompagnato dalla conoscenza della sua misteriosa profondità, può diventare la guarigione dei mali principali della Ummah islamica e di tutta l'umanità.
L'Hajj non è un viaggio come tutti gli altri che si fanno per commercio, turismo o altri obiettivi, e che forse sono accompagnati anche da un pò di preghiera.
L'Hajj è l'esercizio per il passaggio dalla vita normale a quella ideale. La vita ideale è la vita nel segno del Monoteismo.
Parte della vita ideale è girare in eterno attorno all'asse del bene, impegnarsi sempre tra le irte vette, colpire sempre satana il malefico, sapersi fermare con il ricordo di Dio, e sfamare poveri e viandanti.
Vedere allo stesso modo il colore, l'etnia, la lingua e la geografia degli uomini, essere sempre pronti a servire il prossimo, affidarsi a Dio ed issare la bandiera della difesa della giustizia, sono altre parti della vita ideale.
Oggi più che mai il mondo islamico ha bisogno di applicare le lezioni del Hajj. Questo è il secondo Hajj che si tiene mentre si verifica la tragedia di Gaza e dell'Asia occidentale.
La banda di criminali sionisti che domina la Palestina, spietata in maniera incredibile e con una malignità senza eguali, ha portato ad un punto incredibile la tragedia di Gaza.
I bambini palestinesi, oltre che per le bombe, i missili e le pallottole, muoiono di fame e di sete.
In Palestina, aumentano ogni giorno le famiglie che sono in lutto per i loro cari: giovani, padri e madri.
Chi deve opporsi a questa tragedia umana a Gaza?
Indubbiamente i governi islamici sono i primi che devono opporsi alla tragedia umana di Gaza, ed i popoli devono chiedere ai propri governi di agire.
Forse i governi islamici hanno divergenze su alcune questioni, ma ciò non deve distoglierli dalla collaborazione su Gaza e dalla difesa del gruppo umano più oppresso che esista.
I governi islamici devono interrompere ogni aiuto al regime sionista, per impedire alla mano del criminale di proseguire le azioni malefiche contro Gaza.
L'America è indubbiamente complice dei crimini del regime sionista.
L'America è complice dei crimini del regime sionista. Chi ha nessi con l'America nella regione ascolti la voce del Corano sulla difesa degli oppressi e costringa il governo americano a fermarsi. Il rito di Baraat nel Hajj, è un passo in questo senso.
La meravigliosa resistenza del popolo di Gaza ha collocato la Palestina in cima all'attenzione del mondo islamico e degli amanti della libertà nel mondo; bisogna sfruttare questa opportunità ed aiutare questo popolo oppresso.
Malgrado lo sforzo dei sostenitori del regime sionista mirato a far dimenticare la questione della Palestina, la stupida politica dei capi di questo regime ha fatto sì che oggi il nome della Palestina sia più luminoso di sempre e che l'odio per i sionisti sia più forte che mai.
Gli oratori e coloro che hanno visibilità sociale, devono informare i popoli, renderli sensibili ed estendere a tutti il messaggio sulla Palestina.
Voi beati pellegrini non perdete l'occasione di pregare e di invocare l'aiuto a Dio l'Altissimo nelle cerimonie del Hajj e chiedete a Dio la vittoria sui sionisti malvagi ed i loro sostenitori.
I saluti del Signore vadano al caro Profeta dell'Islam ed alla sua pura progenie, e che i saluti vadano al Mahdi, che Dio affretti la sua parusia.
Porgo altresì gli auguri per la festa di Ghorban (Al-Adha), uno dei grandi ricordi dei credenti del mondo. Prego Iddio l'Altissimo affinchè avvicini il giorno ormai vicino della sconfitta degli oppressori e della vittoria degli oppressi.
Ayatollah Khamenei, 5 giugno 2025
Khamenei.it