IQNA

“Indiscriminatamente”: un testimone oculare afferma che le forze israeliane e i mercenari americani sparano contro i palestinesi affamati in cerca di aiuto nei siti della GHF

22:55 - August 24, 2025
Notizie ID: 3491932
Iqna - La CBS News ha parlato con il nuovo testimone, conosciuto come Mike, il quale ha detto che non sono solo le forze israeliane a sparare contro i palestinesi, ma anche i mercenari americani

“Indiscriminatamente”: un testimone oculare afferma che le forze israeliane e i mercenari americani sparano contro i palestinesi affamati in cerca di aiuto nei siti della GHF

 

Quds News. Un nuovo testimone oculare ha confermato che le forze israeliane e i mercenari americani sparano “indiscriminatamente” contro i palestinesi affamati che cercano cibo nei pressi o all’interno dei siti di aiuto gestiti dalla controversa Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta da Israele e Stati Uniti.

La CBS News ha parlato con il nuovo testimone, conosciuto come Mike, il quale ha detto che non sono solo le forze israeliane a sparare contro i palestinesi, ma anche i mercenari americani.

Alla domanda se pensasse che si trattasse di colpi di avvertimento, Mike ha risposto: “No, è indiscriminato”. Ha detto che sia le forze israeliane sia il personale di sicurezza americano stavano sparando.

Ha registrato di nascosto dei video e li ha condivisi con la CBS News. Nei video si sentono colpi d’arma da fuoco, che secondo Mike erano diretti contro i palestinesi in cerca di aiuti.

“Mi ci sono voluti due o tre giorni per rendermi conto che stavano davvero sparando contro le persone, non contro i combattenti”, ha detto, aggiungendo che non c’è stata una sola occasione in cui abbia visto l’assenza di sparatorie, e lui era presente nei siti in media cinque giorni a settimana per diverse settimane.

Alla domanda su quale fosse stata la cosa peggiore che aveva vissuto, Mike ha raccontato di essere stato incaricato una volta dai mercenari americani di ripulire resti umani e animali adiacenti a un sito durante il lavoro, a causa del cattivo odore emesso.

“Faccio fatica a parlarne”, ha detto. “Mi sento persino un po’ sudato freddo, e sento il cuore battere più forte. In realtà mi chiudo completamente”.

Riferendosi ai mercenari, Mike ha aggiunto: “Spesso si vantavano di quante persone avevano ucciso, se erano riusciti a colpire animali… o di quanti uccelli avevano abbattuto perché si vantavano di quanto fosse buona la loro mira”.

Mike ora è a casa e non tornerà più indietro. Ha affermato: “Queste atrocità non devono accadere”.

Dopo più di 80 giorni di blocco totale, fame e crescente indignazione internazionale, aiuti limitati sarebbero stati distribuiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), un’organizzazione segnata dagli scandali, sostenuta da Stati Uniti e Israele, creata per bypassare l’infrastruttura consolidata di consegna degli aiuti delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza.

La maggior parte delle organizzazioni umanitarie, incluse le Nazioni Unite, si è dissociata dalla GHF, sostenendo che il gruppo viola i principi umanitari limitando gli aiuti al sud e al centro di Gaza, costringendo i palestinesi a percorrere lunghe distanze per raccogliere gli aiuti e fornendo solo assistenza limitata, tra le altre critiche. Hanno anche affermato che questo modello aumenterebbe lo sfollamento forzato a Gaza.

I palestinesi a Gaza e l’ONU hanno descritto questi siti come “trappole di morte di massa” e “mattatoi”.

Human Rights Watch ha dichiarato che l’uccisione di persone in cerca di aiuti da parte di Israele presso i siti GHF costituisce crimini di guerra.

Secondo l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, più di 1.800 palestinesi in cerca di aiuti sono stati uccisi mentre tentavano di procurarsi cibo, almeno 1.000 nelle vicinanze dei siti della GHF. Da quando la GHF ha iniziato a gestire i siti di aiuti a maggio, ci sono stati resoconti di sparatorie quasi quotidiane presso o vicino a tali siti, e palestinesi affamati a Gaza così come ex mercenari statunitensi hanno parlato in interviste con i media di aver assistito a colpi d’arma da fuoco contro le folle palestinesi.

Traduzione per InfoPal di F.L.

 

 

 

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