
Dopo 14 anni di partecipazione popolare e di sforzi da parte dei devoti dell’Ahl al-Bayt (AS), è stato completato e consegnato ufficialmente alla custodia del santuario il Cortile di Hazrat Zahra (SA), adiacente al mausoleo dell’Imam Ali (AS).
La cerimonia di inaugurazione si è svolta mercoledì alla presenza di alti funzionari iraniani e iracheni. Il progetto è stato descritto come un dono dei devoti di Lady Fatima (SA) al santuario di suo marito, l’Imam Ali (AS), primo Imam dell'Islam sciita.
Fino ai primi anni 2010, il santuario era relativamente limitato, comprendendo principalmente la camera della tomba sacra e alcune stanze adiacenti. Dopo la caduta di Saddam Hussein e l’aumento dei pellegrinaggi, soprattutto con l’espansione globale dell’Arbaeen, la necessità di ampliare il complesso è diventata urgente.
La prima e più grande fase del piano di espansione è stata la costruzione del Cortile di Hazrat Zahra, un vasto complesso sul lato occidentale del santuario. Avviato nel 2011, il progetto si estende su un’area di circa 400 metri per 150, con una superficie edificata di circa 230.000 m².
Supervisionato dall’Organizzazione iraniana per la ricostruzione dei santuari sacri, è considerato il terzo più grande progetto di espansione religiosa nel mondo islamico, dopo la Grande Moschea della Mecca e la Moschea del Profeta a Medina. Un sistema di donazioni pubbliche ha permesso ai musulmani sciiti di tutto il mondo di contribuire finanziariamente.
Nonostante le interruzioni dovute alla pandemia di COVID-19, i lavori sono proseguiti e diverse aree di culto sono state aperte ai pellegrini in fasi successive. La cerimonia di martedì ha segnato il completamento ufficiale dell’intero progetto e il suo trasferimento all’amministrazione del santuario.
All’evento hanno partecipato figure religiose e politiche di rilievo, tra cui l'Hojjat-ol-Islam Mohammad Mohammadi Golpayegani, capo dell’ufficio della Guida Suprema dell'Iran; funzionari del Santuario dell’Imam Ali; Seyyed Mehdi Khamoushi, presidente dell’Organizzazione per le donazioni e affari caritativi dell’Iran; e Hasan Palarak, vice capo del consiglio di ricostruzione dei santuari, insieme a numerosi altri funzionari iraniani e iracheni.
Nel suo intervento, Golpayegani ha lodato il lavoro di ingegneri e artisti, affermando che il cortile riflette “l’amore e la devozione dei popoli di Iran, Iraq e di altri paesi verso gli Ahl al-Bayt (famiglia e progenie del Profeta Mohammad)”.
A margine della cerimonia di inaugurazione, Hassan Palarak ha dichiarato ai giornalisti: “Ringraziamo Dio per aver concesso al popolo iraniano l’opportunità di realizzare un luogo dedicato a Lady Fatima (SA) accanto al santuario del suo nobile marito. Questo cortile è stato completato grazie agli sforzi devoti e sinceri della gente.”
Il funzionario ha aggiunto: “Nemmeno un millesimo del lavoro svolto qui può essere realmente catturato dalle telecamere.”
Palarak ha spiegato che il cortile, con una superficie edificata di circa 230.000 metri quadrati, è stato completato in meno di cinque anni di lavori intensivi, seguendo lo stile architettonico islamico e grazie al contributo di numerosi artisti provenienti da tutto il mondo islamico.
Infine ha illustrato altri progetti in corso tra cui l’espansione del Santuario dell’Imam Hosein (AS) a Karbala, dove sono previsti quattro nuovi cortili.
Dettagli sul Cortile di Hazrat Zahra (SA)
Il Cortile di Hazrat Zahra (SA) rappresenta uno dei più grandi e complessi progetti di espansione nella storia dei santuari sciiti. È stato concepito per rispondere pienamente alle esigenze religiose, culturali e di servizio del complesso del Santuario dell’Imam Ali (AS) ed è suddiviso in due sezioni principali: spazi di culto (ziyarat) e spazi non destinati al culto.
L’elemento architettonico più distintivo è la realizzazione di quello che viene descritto come il più grande muqarnas mai costruito in uno spazio islamico: una decorazione a volta intricata tipica dell’arte islamica.
Il complesso comprende inoltre:
ampie decorazioni in gesso;
soffitti in stile tradizionale yazdi;
pannelli con calligrafia raffinata su cui sono riportati versetti del Corano e suppliche;
mosaici esterni in piastrelle
Secondo i responsabili del progetto, il cortile è destinato a essere un museo permanente dell’arte architettonica islamico-iraniana, unendo tradizione e modernità per accogliere milioni di pellegrini ogni anno.
La sezione di culto copre 29.000 metri quadrati e comprende quattro piani principali e tre livelli intermedi, per una superficie totale di circa 85.000 metri quadrati. Può accogliere fino a 100.000 pellegrini all’ora.
Tra le strutture presenti:
tre livelli di sale di preghiera;
un cortile aperto;
spazi seminariali;
unità mediche;
strutture tecniche e di stoccaggio;
servizi igienici e altre aree dedicate ai visitatori.
Le sale interne di preghiera sono caratterizzate da un imponente lavoro in pietra su oltre 1.200 colonne, ciascun livello rifinito con un tipo diverso di pietra. Più di 800 cupole interne si estendono sulle sale, sottolineando la grandiosità dell’architettura islamico-iraniana.
La sezione non di culto comprende:
un museo;
una biblioteca;
edifici amministrativi;
una guesthouse e una sala di ospitalità tradizionale (mudhif);
ristorante;
strutture per abluzioni e servizi igienici;
un parcheggio dedicato
Questi spazi sono pensati per fornire supporto culturale, sociale e logistico ai pellegrini.
La biblioteca, distribuita su sei piani e costruita su 3.100 metri quadrati, ha una capacità di oltre 250.000 volumi.
La guesthouse e le strutture di ospitalità possono preparare fino a 10.000 pasti per servizio, garantendo accoglienza e assistenza ai visitatori.
Le nuove strutture igieniche comprendono 900 unità, capaci di servire oltre 140.000 pellegrini se combinate con i servizi già presenti intorno al santuario. Il museo, distribuito su sei piani, copre una superficie totale di 18.000 metri quadrati.
Con il completamento del Cortile di Hazrat Zahra (SA), il Santuario dell’Imam Ali (AS) dispone ora di spazi di culto moderni ispirati all’architettura islamico-iraniana classica.
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