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Egitto: inaugurato nuovo Museo dei recitatori del Corano

23:56 - December 19, 2025
Notizie ID: 3492251
Tehran-Iqna- Un nuovo Museo dei recitatori del Corano è stato inaugurato in Egitto con una collezione unica di oggetti appartenuti a celebri qari, tra cui il leggendario Abdul Basit Abdul Samad

Egitto: inaugurato nuovo Museo dei recitatori del Corano

 

Il ministro della cultura egiziano Ahmed Fouad Heno ha inaugurato ufficialmente il museo lunedì, alla presenza del ministro degli affari islamici Osama Al-Azhari. L’iniziativa celebra il ricco patrimonio spirituale e culturale dell’Egitto e rende omaggio alle voci iconiche della recitazione coranica.

Il museo custodisce opere e oggetti personali di 11 grandi qari egiziani, tra cui Muhammad Rifa’at, Abdul Fattah Shasha’ei, Taha Al-Fashni, Mustafa Ismail, Mahmoud Khalil Al-Husari, Muhammad Siddiq Minshawi, Abu al-Ainain Shuaisha, Mahmoud Ali Al-Banna, Abdul Basit Abdul Samad, Muhammad Mahmoud Tablawi e Ahmed Al-Ruzifi.

Una sezione è dedicata ad Abdul Basit Abdul Samad, con una collezione di suoi oggetti personali accompagnata da un pannello biografico che illustra i suoi servizi coranici. Tra gli oggetti esposti: una foto incorniciata con i figli, un grammofono, un turbante e un cappello, diversi rosari (tasbih), targhe di riconoscimento, una scatola contenente una copia del Corano.

Alaa Husni, nipote di Mustafa Ismail, ha raccontato al quotidiano Misri Al-Youm che la famiglia ha donato al museo diversi oggetti del celebre qari, tra cui un rosario, un bastone, un orologio, un turbante, abiti, una radio e un pannello con ritagli di giornale che documentano il suo riconoscimento da parte di Gamal Abdel Nasser e la sua presenza accanto a Anwar Sadat in un viaggio a Gerusalemme.

Biransa, figlia di Sheikh Muhammad Mahmoud Tablawi, ha spiegato che il ministero degli Awqaf aveva contattato la famiglia un anno fa per raccogliere i suoi effetti personali. La famiglia ha donato il Corano, abiti e fotografie del recitatore. “Questo museo è un gesto bellissimo – ha aggiunto – e ha riunito i resti di celebri recitatori del Corano che non potranno mai essere ripetuti.”

Il museo non è solo un luogo di esposizione, ma un archivio della memoria collettiva. Riunisce oggetti che raccontano la vita quotidiana e la dimensione spirituale di figure che hanno reso la recitazione coranica un’arte universale. È un tributo alla tradizione egiziana che ha influenzato l’intero mondo islamico e un invito a riscoprire la forza della voce come veicolo di fede e identità.

 

 

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