Secondo «Irrawaddy», Ye Htut, il portavoce del presidente e ministro dell'Informazione ha dichiarato che l'amministrazione non avrebbe concesso il diritto di cittadinanza alla comunità musulmana di etnia Rohingya.
L’annuncio è arrivato in vista alla revisione periodica universale dell'Onu che esamina la situazione dei diritti umani in tutti gli Stati membri dell'Onu.
L’8 novembre i birmani sono andati a votare nelle prime elezioni libere degli ultimi venticinque anni. Ma i musulmani, che rappresentano il 5 per cento della popolazione, e in particolare la minoranza perseguitata dei rohingya, sono rimasti sottorappresentati ed emarginati.