I militanti del Daesh potrebbero tentare di compiere attentati terroristici con armi chimiche, biologiche o nucleari, si legge in un rapporto preparato per l'Europarlamento dall'analista politico Beatris Immenkamp.
Dopo la serie di attentati terroristici sanguinosi di Parigi, Beirut, Iraq, Egitto e Ankara, i militanti del Daesh hanno minacciato altri attentati più devastanti.
Conseguentemente gli analisti hanno ipotizzato che i terroristi potrebbero pianificare attacchi usando le armi di distruzione di massa in tutto il mondo.
Attualmente il Daesh sta cercando di reclutare scienziati nel campo della chimica, della fisica e dell'informatica per sviluppare armi mortali con i materiali a loro disposizione, si afferma nel rapporto.
Secondo il rapporto, le sostanze per creare le armi di distruzione di massa potrebbero essere consegnate in Europa di contrabbando.
Secondo il rapporto, vi è un rischio particolarmente elevato che i terroristi utilizzino agenti tossici quali sarin, ricina e spore di antrace per un attacco. Ogni mese si registrano numerosi tentativi di contrabbandare sostanze pericolose nella UE, scrive l'autrice del rapporto basandosi sui dati dell'Interpol.
Il timore è che i jihadisti possano utilizzare “sarin” (il gas nervino utilizzato nell'attentato alla metropolitana di Tokyo nel 1995 da parte della setta religiosa Aum Shinrikyo), “ricina o antrace” e che siano già in possesso di armi “nucleari”. Secondo dati dell’intelligence e dell’Interpol, sarebbero anche numerosi i tentativi di acquisire, contrabbandare e utilizzare armi CBRN.