Secondo la PressTV, la comunità sciita della Nigeria in segno di protesta contro la repressione degli sciiti e l'arresto del leader Sciita del Movimento islamico della Nigeria, Ibrahim Zakzaky, da parte del governo è scesa in piazza in sei città settentrionali del Paese africano. La manifestazione, iniziata pacifica, è terminata con gli scontri durante i quali 4 dimostranti sono stati uccisi dalla polizia nigeriana.
in diverse citta’ della Nigeria si sono svolte manifestazioni di solidarieta’ nei confronti di Sheikh Zakzaky,chiedendo alle autorita’ di far chiarezza sulle sue sorti e di avviare indagini per accertare i responsabili del massacro.
Teheran ha convocato l’incaricato d’affari nigeriano a Teheran per protestare contro l’offensiva dell’esercito nei confronti della comunità sciita.
Teheran ha sottolineato che il governo nigeriano ha la responsabilità di proteggere gli sciiti che vivono nel Paese. “inaccettabili” le violenze di cui le forze armate di Abuja si sono rese protagoniste.
Le forze armate nigeriane hanno rapito il leader Sciita del Movimento islamico della Nigeria, Ibrahim Zakzaky , gravemente ferita e al figlio e al vice (shaykh Muhammad Mahmoud Al Turi) dello shaykh ambedue uccisi,dopo un raid nella sua abitazione , uccidendo diversi suoi famigliari e seguaci.
Le azioni dell'esercito sono proseguite in altre citta’ come Zaria e Kaduna, in cui hanno perso la vita almeno altri 100 sciiti.
Il mese scorso circa 20 membri del Movimento Islamico Sciita, erano morti in un attentato dinamitardo durante una processione da Kano a Zaria.
Un attentatore suicida ,che si sospetta fingesse di essere parte della processione,si e’ fatto esplodere in mezzo alla folla nel villaggio di Dakasonye nella regione di Kano.
Boko Haram ha rivendicato l'attacco, anche se Zakzaky era scettico sulla rivendicazione dichiarando di conoscere i reali mandanti dell'attacco.
A conferma di cio’ , molti in Nigeria accusano l’esercito di connivenza con il gruppo terroristico Boko Haram,spiegando cosi’ la rapida ascesa militare dell’organizzazione.
Infatti i terroristi negli ultimi due anni hanno allargato il territorio sotto il loro controllo occupando diverse citta’ nel nord del paese,il tutto senza una vera e propria reazione da parte delle forze armate.
I critici sostengono che dietro l’immobilita’ dell’esercito ci sia da un lato la forte corruzione negli alti ranghi,ma soprattutto la presenza di alti ufficiali con idee estremiste ,che di fatto agevolano sul terreno l’azione di Boko Haram.
Gli stessi sarebbero responsabili dell’accanimento sulla minoranza sciita del paese;ingiustificata in quanto essi non compiono nessun tipo di attivita’ eversiva o militare,limitandosi allo svolgimento delle proprie funzioni religiose.
La stessa sorte tocca alla minoranza cristiana nel nord della Nigeria(maggioranza al sud),anch’essa oggetto di continui attacchi da parte di Boko Haram nell’immobilismo delle forze di sicurezza,anche se essendo i cristiani maggioranza al sud ed avendo esponenti al governo, l’esercito si astiene dal colpirli direttamente,ma lo fa in maniera indiretta foraggiando di fatto Boko Haram.