IQNA

Seyyed Hassan Nasrallah giura vendetta per l'uccisione di Samir Qantar

19:42 - December 22, 2015
Notizie ID: 3468412
Beirut – Iqna – Nella serata di ieri, è intervenuto sugli schermi di Al-Manar il segretario generale di Hezbollah, Seyyed Hassan Nasrallah, ha promesso a Israele, a cui è attribuito l'omicidio, una "appropriata" ritorsione di Hezbollah.


Il segretario generale di Hezbollah, Seyyed Hassan Nasrallah giura vendetta per l'uccisione del suo leader Samir Qantar. Il leader supremo del movimento sciita libanese, Sayyed Hassan Nasrallah, ha dichiarato che Hezbollah risponderà all’assassinio di Samir Quntar nel momento, nel luogo e nel modo che riterrà opportuno. Per Israele inizia un’ansiosa e snervante attesa.

Samir Qantar è morto sotto le bombe di in un raid aereo su Damasco. Israele non ha rivendicato, ma ha gradito l'eliminazione. Il leader supremo del movimento sciita libanese è sicuro della responsabilità di Tel Aviv, e poche ore dopo la sepoltura con tutti gli onori della salma della vittima in un cimitero nella parte sud di Beirut, ha detto: "Samir è uno di noi, e un comandante della nostra Resistenza".

"Ci riserviamo pertanto il diritto, che è nostro, di vendicarci per il suo assassinio nel luogo, momento .

Sayyed Hassan Nasrallah ha poi accusato il tentativo degli Stati Uniti di delegittimare Hezbollah, sia con false accuse sia con tentativi di tagliare fuori la sua voce dal mondo: “Dal 1995 gli Stati Uniti ci hanno inserito nella lista nera del terrorismo. Per decenni hanno cercato di imporre questa etichetta in molti altri paesi. Oggi continuano con un’altra infamia, accusandoci di essere un’organizzazione militare coinvolta nel riciclaggio di denario, nel traffico di droga e persino di esseri umani. Sono tutte accuse false che non hanno nulla a che fare con la realtà”.

“Questa nuova accusa degli Stati Uniti – ha sottolineato il leader sciita libanese – è di natura politica e ha l’obiettivo discreditare l’immagine di Hezbollah nella regione e nel mondo. Per raggiungere questo risultato ha impiegato grosse somme di denaro. Gli Stati Uniti hanno speso milioni di dollari per costruire una barriera tra i giovani libanesi ed Hezbollah”. Azioni che, secondo Nasrallah, non produranno il risultato sperato dagli americani.

Nasrallah ha poi accusato gli Stati Uniti di fare pressioni attraverso i media, censurando tutti quegli strumenti di informazione non allineati e che maniferstano opinioni e punti di vista diversi. “Questi sono gli Stati Uniti, campioni di democrazia e libertà, che ci vietano di inviare la nostra voce nel mondo per difenderci dalle accuse che ci rivolgono ogni giorno”. I media sono parte di questa battaglia globale e per Sayyed  Hassan Nasrallah è fondamentale non arrendersi e trovare altri strumenti in grado di diffondere la voce della resistenza nel mondo: “Hezbollah sta affrontando gli Stati Uniti e le trame di Israele. La loro dichirazione di guerra dimostra che siamo sulla strada giusta”.



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