Le ricerche condotte da alcuni studiosi su alcune pagine di un antichissimo manoscritto arabo che si trova nella città di Birmingham in Inghilterra potrebbero portare a una scoperta sensazionale. Ritrovata la prima copia del sacro Corano presso l’Università britannica che tempo fa aveva annunciato di essere in possesso di frammenti di uno dei Corani più antichi del mondo.
Adesso, sembra che si tratti proprio della stesura del libro sacro dell’Islam commissionato da Abd Allah ibn Abi Quhafa, noto come Abu Bakr, un compagno del profeta Muhammad(as).
Secondo quanto è stato possibile ricostruire finora sembra che i frammenti ritrovati fossero tenuti una volta nella moschea più antica d’Egitto, la Moschea di Amr ibn al-As a Fustat.
Gli studi hanno dimostrato che il testo risale ad almeno 1370 anni fa, il che fa presupporre che sia la più antica copia esistente. Questa primissima versione del Corano sarebbe stata divisa tra i frammenti ritrovati a Birmingham e quelli portati in Francia nel periodo napoleonico e finiti nella Biblioteca Nazionale di Parigi.
Jamal bin Huwareib, amministratore delegato di una fondazione per gli studi islamici, ha suggerito che un documento così antico possa essere stato commissionato da Abu Bakr, e divenne il primo califfo musulmano nel 632, al potere per 27 mesi, fino alla sua morte.
Il ritrovamento del testo avrebbe dunque per bin Huwareib un'importanza fondamentale: “Questo manoscritto è la radice dell’Islam, la radice del Corano. Porterà una rivoluzione nello studio del mondo musulmano”.