Il governo del
Myanmar ha proposto,durante un incontro con il rappresentante speciale dell’Onu
per i diritti umani nel paese,di modificare la denominazione "Rohinga” o "Bengali”
con cui vengono identificati i musulmani residenti nelle regioni occidentali
del paese.
Questi due
termini,infatti,indicano una provenienza allogena di questa popolazione,cosa
che ha giustificato in questi anni le discriminazioni nei loro
confronti,considerati cittadini di serie B in quanto stranieri.
Invece con la proposta del governo questi saranno denominati "musulmani della provincia di Rakhin”,dal nome della regione in cui risiedono,cancellando quindi i termini discriminatori e stranieri con cui erano nominati fino ad oggi.
I musulmani della regione di Rakhin sono da anni sotto il tiro di estremisti buddisti in collaborazione con il precedente governo del Myanmar,cosa che ha costretto loro a sfollare dalle proprie abitazioni che sono state date alle fiamme,con molte persone,comprese donne e bambini,rimaste uccise.
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