IQNA

Commento alla Sura al-Hamd - parte 12

7:24 - August 04, 2018
Notizie ID: 3483138
Iqna - Vi proponiamo il commento alla sura al-Hamd(sura Aprente) dell'Imam Ruhollah Khomeini


Commento alla Sura al-Hamd - parte 12
Della più grande Jihad

Per poter attuare la nostra emigrazione e sfuggire l’egoismo, è necessario ricorrere alla Jihad: "Voi siete appena tornati dalla Jihad al-Asghar (piccola Jihad), ora vi aspetta la Jihad più grande di tutte". Tutte le Jihad di questo mondo sono tributarie di tanta nostra guerra: se ne usciamo vittoriosi, pure gli altri saranno riconosciuti presso Allah (SwT), ma, se ripieghiamo impotenti, saranno Guerre nel segno di Satana.

A colui che affronta la Jihad per guadagnare bottino e schiave, quello sarà il suo miserabile compenso, ma a colui che lo fa per incamminarsi verso Allah (SwT), Allah (SwT) stesso sarà la ricompensa. Certo, le azioni degli Amici di Allah (SwT) sono in tutto differenti dalle nostre, ché diverso è l’impulso motore, fra noialtri e loro!

Della Purezza Divina: Ammira!

Il detto "Il colpo inferto da ‘Ali il giorno della battaglia delle Trincee è più meritorio di tutte le preghiere degli uomini e dei jinn" non è poi così strano. L’atto di passare da parte a parte un nemico non è certo degno di tanta lode; meritorio è, invece, soprattutto il fatto che, in quel giorno decisivo, l’Islam sia riuscito a sconfiggere gli infedeli; altrimenti sarebbe stato perduto.

Ma se questo è un significato del detto, un altro significato è da ricercare, in quel caso, nella misericordiosa divina purezza dell’intenzione. Si narra che, battendosi ‘Ali (as) corpo a corpo con un tale, quello gli sputò addosso; il Principe dei Credenti (as) allora si alzò, per calmarsi prima di tornare ad affrontare il nemico, nel timore, dicono, che a spingerlo fosse la sua collera e non già l’ordine divino, il che avrebbe macchiato la purezza dell’atto.

Mai, altrimenti, un colpo potrebbe essere giudicato superiore, Allah (SwT) ne liberi, a tutte le preghiere. E’, insomma, lo spirito con cui viene praticato che determina differenze nell’atto di culto, ché, esteriormente, non v’è gran distanza fra adorazione pagana e monoteista.

Dall’esterno, i gesti cultuali si assomigliano un po’ tutti: anche Abu Sufyan pregava, e Mu’awiyah era pure imam dei suoi! E’ il soffio divino che fa la differenza, e solo grazie a esso la preghiera sale a Allah (SwT) e Gli diviene accetta. Suvvia, non fingiamo!

Dell’Obbedienza Nostra, per il Paradiso

La nostra adorazione è soprattutto rivolta a noi stessi; quanto poi a colui che si trova più o meno sulla retta via, adora Allah (SwT) perché aspira al Paradiso. Se eliminassimo il Paradiso, chi rimarrebbe, ad adorare Allah (SwT)? Solo ‘Ali (as) e i suoi simili: "Egli amò passionalmente l’adorazione e l’abbracciò".

Coloro che sono emigrati dalla dimora oscura dell’egoismo non hanno altro desiderio che Allah (SwT), per loro gioie e delizie del Paradiso non fanno differenza dall’Inferno: hanno raggiunto la Morte Volontaria e s’annientano nell’Essere.

Hanno trovato il loro Allah (SwT) degno di essere adorato, ed esclamato: "Sia lode all’Essenza divina"; ecco una stazione certa. Altre, numerose, ve ne sono poi che non sappiamo intendere, ma il primo passo consiste comunque nell’abbandonare questa casa, il proprio io e insorgere nel segno della Volontà Sua. Dobbiamo svegliarci.

Ora noi siamo addormentati con aspetto desto: questo animale, e il sonno umano. "Gli uomini dormono, al momento della morte si svegliano". Dormiamo, quindi, per svegliarci alla morte e sincerarci dell’incubo. Ma la Jehenna, ecco, già sta avvolgendo gli empi...". Il che sta a significare che l’Inferno ghermisce in quel momento stesso, ma, intorpidito dal narcotico naturale, nessuno, prima, s’era accorto di nulla. Ed ecco, al risveglio, fiamme tutt’attorno.

Inesorabilmente, questo è il nostro sentiero: dobbiamo svegliarci al più presto e incamminarci sulla via tracciata dai Profeti (as), seguendo i loro insegnamenti.

 

traduzione: Al-Islam.org

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