Germania: nel 2020 oltre 900 attacchi islamofobici
Nel 2020 si sono registrati in Germania più di 900 attacchi contro la comunità islamica.
Lo ha riportato il quotidiano tedesco Neuer Osnabrücker Zeitung, secondo cui il dato preciso è di 901 atti di aggressione contro persone fisiche e strutture, con un aumento del 2 percento rispetto al 2019, quando il Ministero degli Interni aveva registrato 884 attacchi anti islamici nel paese.
Gli attacchi in questione hanno provocato la morte di due persone e il ferimento di altre 48, con un incremento rispetto all'anno precedente.
I dati indicano inoltre che nonostante le limitazioni alla vita pubblica dovute alla diffusione del coronavirus, reati d'odio come minacce, lo strappo del velo alle donne musulmane e il deturpamento di spazi appartenenti alla comunità islamica con simboli nazisti, sono di nuovo in aumento.
Ulla Jelpke, esperta di sicurezza interna del Partito della Sinistra tedesca (Die Linke), ha descritto i dati riportati dal giornale come "la punta dell'iceberg".
Secondo l'attivista politica, le vittime delle aggressioni spesso non presentano denuncia per paura o timidezza. Jelpke ha quindi esortato una lotta più efficace contro la discriminazione e il razzismo.
Il paese ha visto negli ultimi anni un deciso aumento di tendenze razziste ed anti islamiche, alimentato dalla propaganda di alcuni gruppi xenofobi neonazisti e dal partito di opposizione Alternativa per la Germania (AfD).
La Germania, con una popolazione totale di 81 milioni di abitanti, ospita la seconda più grande comunità musulmana dell'Europa occidentale dopo la Francia. Nel paese vivono circa 4,7 milioni di musulmani, di cui almeno 3 milioni sono di origine turca.
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