Molte religioni hanno determinati criteri su quali tipi di cibo possono mangiare i suoi seguaci e quali altri dovrebbero evitare.
Esse dettano limitazioni sugli alimenti che possono essere consumati a causa di considerazioni sulla salute o per altri motivi.
I versetti del Corano hanno determinato quali cibi sono halal (ai musulmani è permesso mangiare) e quali sono invece haram (ai musulmani non è permesso mangiare). Naturalmente, non ci sono restrizioni infondate.
Ciò che il Corano dice su haram e halal ha aspetti molto interessanti. Ad esempio, Dio ha creato alcuni cibi haram ma quegli stessi cibi possono essere mangiati in determinate circostanze.
Secondo l'esegesi coranica Nemouneh dell'Ayatollah Naser Makarem Shirazi, ci sono delle condizioni per queste eccezioni: in primo luogo, possono essere mangiate solo in situazioni di emergenza e non per piacere ed in secondo luogo, non dovrebbero essere consumate oltre la necessità.
Il versetto 173 della Surah Al-Baqarah afferma: “Vi ha proibito i morti, il sangue e la carne di maiale, anche ciò che è invocato all'infuori di Allah. Ma chi è costretto (a mangiare) uno di questi, non volendo peccare o trasgredire, non incorre in alcuna colpa. Allah è perdonatore e misericordioso”.
Si potrebbe pensare che lo scopo principale del versetto sia proibire il consumo di alcuni cibi ma sarebbe interessante sapere che al momento della rivelazione, questo versetto considerava halal mangiare molti dei cibi che erano stati proibiti all'epoca della jahilliya, ovvero l'epoca prima della rivelazione del Profeta Mohammad (Che Dio benedica lui e la sua famiglia).
Un altro punto è che la regola dell'iztirar (necessità, emergenza) non riguarda solo il cibo. Quando c'è iztirar, qualsiasi situazione può essere influenzata. Ad esempio, quando qualcuno è malato, può dire le preghiere mentre giace nel letto, se il medico lo ordina.
Ciò che Dio proibisce non è solo per problemi di salute e di tipo medico poiché a volte è legato a questioni spirituali, educative e intellettuali. Ad esempio, da quel che si sa è vietato mangiare la carne di animali macellati senza la menzione del nome di Dio per sconfessare il shirk e l'ilhad (politeismo e rifiuto della credenza in Dio).
Nell'esegesi Noor, l'Hojjat-ol-Islam Mohsen Qaraati mette in evidenza i messaggi contenuti nel versetto 173 della Surah Al-Baqarah:
1- L'Islam pone grande enfasi sulla questione del mangiare e della nutrizione e mette in guardia sui cibi dannosi per la salute corporea e spirituale delle persone.
2- È solo Dio che può proibire o permettere cose, non altri.
3- Menzionare il nome di Dio quando si macellano animali è necessario in modo che nulla di ciò che facciamo sia fuori dal regno del Tawhid (presenza dell'Unico Dio e credenza in Lui). Inoltre ciò è un modo per per sconfessare e combattere il shirk e l'ilhad.
4- Una situazione di emergenza cambia una regola solo se tale situazione ci è stata imposta. Ovvero noi abbiamo il dovere di organizzare le nostre azioni in modo tale da non incorrere in situazioni dove siamo costretti a trasgredire le regole dell'Islam, ma se nonostante la nostrta accortezza dovessimo comunque nostro malgrado trovarci in una circostanza di questo tipo, a quel punto è permesso trasgredire dalla regola nella misura necessaria a superare l'emergenza creatasi.
5- L'Islam è una religione completa che non ha vicoli ciechi ed ha soluzioni per ogni situazione. Qualsiasi obbligo può essere rimosso in situazioni di emergenza.
6- I legislatori dovrebbero considerare la possibilità di incorrere in condizioni speciali e di emergenza quando approvano le leggi.
7- Non si devono sfruttare le regole sulle situazioni di emergenza. Non ci deve essere intenzione di trasgredire o di reiterare nella trasgressione..
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