Spagna: governo si adopera per annullare divieto di festeggiamenti islamici a Jumilla
Secondo quanto riferito, Madrid è intervenuta per contestare una decisione del consiglio comunale di Jumilla che impedisce lo svolgimento delle principali preghiere musulmane negli impianti sportivi pubblici, definendola una violazione della libertà religiosa.
Secondo quanto riportato lunedì da El País, il governo spagnolo ha concesso al consiglio comunale di Jumilla, nella regione di Murcia, un mese di tempo per revocare il recente divieto di celebrare le preghiere dell'Eid al-Fitr negli impianti sportivi comunali.
La decisione arriva dopo che il consiglio, guidato dal Partito Popolare (PP) conservatore con il sostegno del partito di estrema destra Vox, ha approvato un provvedimento che definisce le celebrazioni musulmane come "pratiche culturali straniere" da escludere dagli spazi pubblici.
"Il regolamento consente l'uso del complesso sportivo per attività socio-culturali, pertanto le ragioni oggettive addotte non sono valide", si legge nell'ammonimento scritto del governo.
Il provvedimento contestato è stato approvato il 28 luglio, poco prima delle consultazioni sul bilancio comunale, in cui l'astensione di Vox è stata fondamentale. Vieta qualsiasi evento non sportivo negli impianti sportivi comunali, a meno che non sia organizzato dal consiglio stesso.
In pratica, prende di mira le preghiere dell'Eid al-Fitr e dell'Eid al-Adha, che la comunità musulmana di Jumilla – circa 1.500 dei suoi 27.000 residenti – celebra presso il complesso sportivo locale da almeno quattro anni.
Il governo sostiene che l'emendamento nasconda "un vero intento discriminatorio", osservando che il portavoce locale di Vox "si è vantato di vietare le feste musulmane".
Avverte che si tratta di "una nuova violazione dei diritti e delle libertà fondamentali da parte di governi locali e regionali di destra e di estrema destra", aggiungendo: "Combatteremo politicamente e legalmente qualsiasi iniziativa che miri a erodere diritti e libertà e a spingere la Spagna verso una dinamica autoritaria".
Se Jumilla non revoca il divieto entro un mese, la Procura di Stato porterà il caso in tribunale, ha avvertito Madrid.
Il caso ha attirato l'attenzione nazionale, con il difensore civico spagnolo che ha anche avviato un'indagine su quello che i gruppi musulmani hanno condannato come un atto islamofobo.
https://iqna.ir/en/news/3494227
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