La preghiera nelle varie fedi
Come nell'Islam, preghiere e atti di culto sono esistiti anche nelle religioni venute prima dell'Islam. Alcuni di essi sono menzionati anche nel Corano.
Secondo il versetto 31 della Surah Maryam, nella religione portata dal Profeta Gesù (Che la pace sia su di lui) i credenti erano esortati a dire preghiere: "Egli mi ha ingiunto di pregare".
Prima di allora, Dio si rivolse a Mosè (Che la pace sia su di lui), dicendogli: "E sii costante nella preghiera per avere sempre il mio nome nel tuo cuore". (versetto 14 della Surah Taha)
Prima di lui, suo suocero, il Profeta Shuaib (Che la pace sia su di lui) recitava preghiere: 'Oh Shu'aib', essi risposero, 'la tua religione ( e le tue preghiere) ti raccomandano che dobbiamo abbandonare ciò che i nostri padri adoravano o non fare ciò che ci piace con la nostra merce? Invero tu sei clemente e retto' (versetto 87 della Surah Hud)
E il Profeta Abramo (Che la pace sia su di lui) pregò per avere l'opportunità per sé e per i suoi figli di eseguire la Salah (preghiera), ma anche di essere i fondatori del principale luogo di preghiera (la Kaaba): “Mio Signore, rendi me e la mia discendenza fondatori della preghiera. Nostro Signore, accetta la mia preghiera”. (versetto 40 della Surah Ibrahim)
Secondo il versetto 17 della Surah Luqman, egli disse a suo figlio: "Figlio mio, esegui la preghiera, ordina il bene e proibisci il male, e sopporta pazientemente qualunque cosa possa ricadere su di te, in verità questa è la vera virtù".
È interessante notare che il Corano spesso esorta a dare la Zakat (carità) dopo aver eseguito la Salah, ma qui il figlio di Luqman è esortato a promuovere la virtù e prevenire il vizio perché è un adolescente e probabilmente non ha beni e denaro.
iqna.ir/en/news/3483681
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