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L'origine delle sorgenti del Paradiso

23:42 - February 10, 2024
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Tehran-Iqna- Secondo la Surah Al-Insan del Sacro Corano, i servitori speciali di Dio possono far sgorgare le sorgenti del paradiso ovunque vogliano

Origine delle sorgenti del Paradiso

 

Secondo la Surah Al-Insan del Sacro Corano, i servitori speciali di Dio possono far sgorgare le sorgenti del paradiso ovunque vogliano.

La conoscenza divina e la marifat (conoscenza della verità spirituale) che danno vita al cuore dei credenti, appaiono sotto forma di fiumi in paradiso (versetto 15 della Surah Mohammad).

La domanda è se il Corano indica da dove provengono questi fiumi.

Leggiamo nella Surah Hud, quando parla della creazione dei cieli e della terra, che "Il suo trono era sulle acque". (versetto 7).

Ovviamente il trono divino che ha la sua realtà nel malakut non può poggiare su una creazione materiale. Quindi l'origine dei fiumi del paradiso dovrebbe essere nel trono divino e questo è stato sottolineato anche in alcuni hadith.

Leggiamo nel versetto 6 della Surah Al-Insan: “Una fontana da cui berranno i servi di Allah; lo fanno scorrere in un (bel) fluire”.

Si può dire che quest'acqua proviene dal trono divino e che alcuni servitori di Dio possono far scorrere questi fiumi.

Ora la domanda è: chi sono questi individui speciali? Ciò che segue nella Surah Al-Insan ci fornisce alcuni indizi, riferendosi a un evento storico: "E donano cibo per amore di Lui ai poveri, agli orfani e ai prigionieri". (versetto 8)

Molti commentatori del Corano sia sunniti che sciiti hanno narrato che una volta l'Imam Hasan (pace su di lui) e l'Imam Hosein (pace su di lui) si ammalarono e la gente disse al padre dei due ragazzi, l'Imam Ali (pace su di lui) di fare un nazr (un voto) affinchè guariscano. L'Imam Ali e Fatima Zahra hanno fatto voto di digiunare per tre giorni. Quando i due ragazzi si ripresero digiunarono insieme a Hasan e Hosein. Il primo giorno, quando arrivò il momento dell'iftar (pasto di rottura del digiuno), un mendicante bussò alla loro porta e chiese qualcosa da mangiare. La famiglia del Profeta diede ciò che aveva al povero. Il secondo e il terzo giorno vennero un orfano e un prigioniero e chiesero qualcosa, diedero loro quello che avevano e andarono a letto affamati per tre giorni.

Il quarto giorno, il Profeta Mohammad li vide e si rattristò. In quel momento l'Arcangelo Gabriele rivelò al Profeta la Surah Al-Insan.

Questo hadith è stato narrato nei libri sciiti e sunniti dai sahaba (compagni del Profeta) e dai tabi'un (la generazione di musulmani che seguì i compagni).

 

 

 

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