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"Istiqama" un modo per affrontare lo stress secondo il Corano

22:52 - February 18, 2024
Notizie ID: 3489983
Tehran-Iqna- Uno dei modi per trattare lo stress cronico è migliorare la propria capacità di resilienza, ovvero quella che il Sacro Corano chiama "istiqama" (fermezza)

La fermezza nella fede un modo per affrontare lo stress secondo il Corano

 

Uno dei modi per trattare lo stress cronico è migliorare la propria capacità di resilienza, ovvero quella che il Sacro Corano chiama "istiqama" (fermezza) .

A volte lo stress non è una malattia e può essere curato senza consultare un medico. Ma a volte diventa cronico e si intensifica. Lo stress cronico è una pressione emotiva che assilla l'individuo per molto tempo diventando fuori controllo. Lo stress cronico a volte può portare a danni fisici come ipertensione, malattie cardiache, danni al tessuto muscolare, indebolimento del sistema immunitario e indebolimento della salute mentale.

Gli psicologi ritengono che per affrontare lo stress cronico sia necessario aumentare la propria resilienza di fronte alle tensioni interne ed esterne.

Quando una persona ha il potere della resilienza può controllare le proprie forze interiori. Ciò lo aiuta a non sentirsi impotente di fronte alle avversità, come ad esempio la perdita del lavoro, l'incorrere in una malattia o la perdita di una persona cara. Ma se la resilienza è bassa si può andare incontro a una perdita di speranza e diventare depressi o ricorrere a comportamenti difensivi dannosi come l’uso di droghe.

Il Sacro Corano usa parole come istiqama per riferirsi alla resilienza. L'istiqama aiuta a rimuovere lo stress.

In questo caso per istiqama il Corano intende la fermezza sulla retta via, il sentiero di Dio

Il Corano dice nel versetto 13 della Surah Al-Ahqaf: "Coloro che hanno detto: 'Nostro Signore è Dio', e sono fermi nella loro fede non devono aver paura o essere addolorati".

La fermezza sul sentiero di Dio porta una gioia indescrivibile e questa gioia è stata paragonata nel Corano al bere acqua fresca:

“Se loro (i jinn e gli uomini) fossero rimasti saldi nella loro religione (Islam), avremmo certamente dato loro abbondante acqua pura da bere”. (versetto 16 della Surah Al-Jinn)


 

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