Rettore Università Tehran: evitare posizioni estreme quando si parla di rapporto tra Corano e scienza
Secondo il Rettore dell'Università di Teheran, Seyyed Mohammad Moqimi, gli sforzi per approfondire il rapporto tra il Corano e la scienza sono sfociati talvolta in posizioni estreme.
Moqimi, che parlava durante una sessione preliminare del congresso internazionale sul Corano e la scienza, ha aggiunto che in tale ambito alcuni sono arrivati a considerare il Corano come una sorta di enciclopedia scientifica, altri invece negano del tutto ogni tipo di rapporto tra il Libro Sacro e la scienza.
Tuttavia, ha sottolineato, esistono anche approcci moderati alla questione da parte di alcuni studiosi che hanno indagato sull'argomento cercando di dimostrare i miracoli scientifico del Corano.
Secondo il rettore dell'Università di Tehran, la scienza nel Corano ha due dimensioni, una è l'aspetto razionale e l'altra quello empirico.
Parlando del prossimo congresso sull'argomento, Moqimi ha annunciato che si terrà presso l'Università di Teheran con l'obiettivo di guardare alle scienze attraverso la finestra del Libro Sacro.
Durante l'incontro è intervenuto anche l'Hojjat-ol-Islam Mahmoud Mohammadi Araqi il quale ha affermato che il congresso dovrà discutere i diversi punti di vista sul rapporto tra Corano e scienza e giungere ad una teoria completa.
Anche il docente di filosofia Gholam Reza Aavani è intervenuto alla sessione preliminare del congresso, affermando che il Corano è il Libro di Dio e comprende tutte le verità divine, di conseguenza dovrebbe essere visto con un approccio complessivo.
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