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Significato di martire nel Corano

23:59 - May 22, 2024
Notizie ID: 3490333
Tehran-Iqna- Il Sacro Corano menziona la parola Shaheed (martire) 55 volte nelle sua forma singolare e plurale

Significato di martire nel Corano

 

Il Sacro Corano menziona la parola Shaheed (martire) 55 volte nelle sua forma singolare e plurale.

In 54 casi la parola è usata con il significato di testimone, presente e consapevole, mentre in un caso indica una persona uccisa sulla via di Dio.

La parola Shaheed ha diversi significati. Uno di essi è riferito ad una persona alla cui conoscenza nulla è nascosto. Ovviamente, è solo Dio che può avere un tale attributo Bil-Dhat (per essenza). Ecco perché il termine è menzionato in molti versetti del Corano come un attributo di Dio:

“Dì (ad essi): O Gente del Libro, perché non credete ai versetti di Allah? Sicuramente Allah è testimone di tutto ciò che fate”. (versetto 98 della Surah Al-Imran)

In altri passi la parola si riferisce ai messaggeri di Dio e agli angeli:
“E così vi abbiamo costituito come una nazione di mezzo, affinché siate testimoni dinanzi al popolo, e il messaggero sia testimone dinanzi a voi”.(versetto 143 della Surah Al-Baqarah)

“Ogni anima sarà accompagnata (da un angelo) dietro di sé e un altro come testimone”. (versetto 21 della Surah Qaaf)

Quindi stando ai versi del Corano il termine Shaheed a volte assume il significato di testimone. Ad esempio nella Surah Al-Baqarah, versetto 282, i testimoni di un accordo sono chiamati Shaheed: "...non venga fatto alcun danno né allo scriba né al testimone".

A volte significa essere presenti: “…quindi chiunque di voi sarà presente nel mese…” (versetto 185 della Surah Al-Baqarah)

Altre volta indica una guida e un esempio. (versetto 143 della Surah Al-Baqarah).

L’unico versetto in cui la parola Shaheed assume il significato di un martire ucciso sul sentiero di Dio è il versetto 69 della Surah An-Nisa: “Coloro che obbediscono ad Allah e al Suo messaggero, sono con coloro che Allah ha favorito; i Profeti, i sinceri, i martiri e i giusti, questi sono la migliore compagnia”.

Naturalmente, sin dall'epoca del Profeta Mohammad (Dio benedica lui e la sua famiglia) la parola è stata usata molto in questo senso.

Forse una persona uccisa sul cammino di Dio è chiamata Shaheed perché ha sacrificato la sua vita per aiutare la religione di Dio, testimoniando così il fatto che Dio e i Suoi comandamenti sono la verità. Una tale persona che rende testimonianza alla verità sacrificando la propria vita in questo mondo avrà il merito di essere tra coloro che rendono testimonianza agli altri: “Allah testimonia che non c’è altro Dio all’infuori di Lui, e così fanno gli angeli e i sapienti.” (versetto 18 della Surah Al Imran)

 

 

 

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