Un educatore nel Kurdistan iracheno ha completato la traduzione del Corano nel linguaggio dei segni, consentendo ai musulmani sordi di interagire direttamente con il testo sacro.
La traduzione è stata condotta da Ezaddin Hamed. Hamed, nato nel 1978 a Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, ha un profondo legame con la comunità dei sordi, avendo lui stesso tre familiari sordi. La sua esperienza di insegnante e traduttore per i sordi ha evidenziato la necessità di creare una versione di Corano più accessibile a questa comunità.
"Ho avuto la sensazione che i sordi fossero privati della possibilità di leggere il Corano. Insegnare il Corano agli studenti sordi usando l'alfabeto arabo si è rivelato macchinoso. Senza il linguaggio dei segni, le parole sacre rimanevano remote", ha spiegato Hamed in un'intervista con The New Arab.
Determinato a colmare questa lacuna, Hamed ha trascorso due anni a tradurre tutti i 114 capitoli del Corano nel linguaggio dei segni. Il suo lavoro è stato esaminato e lodato da un comitato del Ministero degli affari religiosi del governo regionale del Kurdistan (KRG).
Il portavoce del ministero, Nabaz Ismael, ha dichiarato a tal proposito: "Il Comitato per la Fatwa nella regione del Kurdistan, dopo una disamina completa, ha autorizzato la traduzione, quindi noi come ministero lodiamo Hamed e il suo lavoro. È un passo fondamentale per aiutare le persone sorde a leggere il Libro Sacro".
Nonostante il risultato, rimangono comunque delle sfide. Molti individui sordi affrontano ulteriori barriere, come un'alfabetizzazione limitata e la mancanza di una lingua dei segni curda standardizzata. Gulzar Abdullah, un tutor presso l'Amazha Organization for Human Development, ha osservato: "Il lavoro è buono, ma è difficile per i sordi comprendere appieno i testi a meno che i tutor non li interpretino in dettaglio".
La visione di Hamed si estende oltre il Kurdistan, sperando che i musulmani sordi di tutto il mondo traggano beneficio dalla sua traduzione. Rimane impegnato a rendere il Corano disponibile a chiunque desideri stamparne più copie, a condizione che lo faccia senza profitto. "Voglio solo la ricompensa di Allah", afferma, mettendo in luce la sua profonda umiltà e devozione.
https://iqna.ir/en/news/3491226