Oggi, giorno 3 del mese sacro di Rajab, il mondo islamico ricorda il martirio dell’Imam Ali an-Naghi, detto “Hadi” (la Guida), decimo Imam della tradizione islamica sciita.
L'Imam Hadi (pace su di lui) è figlio dell'Imam Mohammad Taghi (AS), detto Javad (il Generoso), e padre dell'Imam Hasan Askari (AS). Quest'ultimo è a sua volta padre dell'Imam Mahdi (Che Dio affretti il suo avvento), il Messia per i musulmani, colui che porterà la giustizia nel mondo alla fine dei tempi.
L'Imam Hadi (pace su di lui) nacque nell'anno 212 dell'egira vicino alla città di Medina. All'età di trent'anni fu costretto dal califfo e tiranno Motevakkel a trasferirsi a Samarra, vicino Baghdad, capitale dell'allora califfato, dove fu costretto a vivere in uno stato di semiprigionia e dove fu infine martirizzato nell'anno 254 dell'egira.
Il suo imamato coincise con il regime dei califfi della dinastia abbaside, noti per la loro ostilità verso gli Imam sciiti. Infatti fu proprio uno dei califfi di tale dinastia (probabilmente Mo'taz) ad ordinare l'avvelenamento dell'Imam Hadi.
Il suo corpo è custodito nel mausoleo di Samarra accanto al figlio, l'Imam Hasan Askari (AS).
Dall'Imam Hadi ci è giunta la "Al-Ziyara al-Jami'a al-Kabira", un testo in forma di supplica verso gli "Infallibili" (Il Profeta, sua figlia Fatima ed i dodici Imam), in cui è descritto il loro status elevato, e che è meritevole recitare in particolare durante le visite ai sacri santuari.
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