In occasione dell'inizio del mese di Ramadan, la Biblioteca centrale e il centro di documentazione dell'Università di Teheran hanno organizzato una mostra di storiche copie di Corano stampate.
Secondo una dichiarazione dell'ufficio relazioni pubbliche dell'università, la mostra espone circa 80 copie del Libro sacro islamico. Queste provengono da diversi paesi tra cui Iran, India, Pakistan, Turchia, Libano e Stati Uniti.
La mostra include anche edizioni rare dalla collezione della biblioteca stessa, tra cui cinque copie di Corano litografate. Il più antico tra questi, risalente a quasi due secoli fa, fu stampato nella città di Tabriz nel 1833.
Sottolineando il significato storico della mostra, l'Hojjat-ol-Islam Rasoul Jafarian, direttore della Biblioteca centrale e docente di storia dell'Università di Teheran, ha osservato che i testi religiosi furono tra i primi libri a essere stampati.
"Per i musulmani, il Corano è stato uno dei primi libri a essere pubblicato in forma cartacea", ha affermato Jafarian. "Da questa prospettiva, questa mostra ha un valore storico particolare per coloro che sono interessati all'evoluzione dei testi stampati".
Parlando del scettitismo iniziale verso la stampa del Corano, Jafarian ha spiegato che le prime obiezioni erano sia di tipo religioso che economiche. "Si credeva che stampare il Corano potesse ridurne la sacralità. Inoltre la calligrafia era una delle principali fonti di reddito per gli scribi e l'introduzione dei Corani stampati minacciava il loro sostentamento", ha affermato. "Tuttavia, alla fine ha prevalso la moderna tecnologia di stampa, rendendo il Corano ampiamente accessibile".
Jafarian ha anche sottolineato i cambiamenti artistici e funzionali che hanno accompagnato le edizioni stampate. "I Corani stampati hanno introdotto innovazioni come testo colorato, traduzioni e indici dettagliati, rendendo il libro sacro più accessibile ai lettori".
Secondo gli organizzatori la mostra andrà avanti fino al 16 marzo presso la Biblioteca centrale dell'Università di Teheran.
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