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Tawakkul nel Corano - 8

Fare affidamento su Dio: lezioni dai profeti

23:59 - May 15, 2025
Notizie ID: 3491641
Tehran-Iqna- Nella Surah Hud, dopo aver raccontato le storie dei profeti, tra cui Noè, Hud, Salih e Shu’ayb, e il loro tawakkul (affidamento su Dio) di fronte alle molestie e alle persecuzioni da parte del loro popolo, il Sacro Corano conclude trasmettendo un messaggio profondo in modo conciso

Fare affidamento su Dio: lezioni dai profeti

 

Nella Surah Hud, dopo aver raccontato le storie dei profeti, tra cui Noè, Hud, Salih e Shu’ayb, e il loro tawakkul (affidamento su Dio) di fronte alle molestie e alle persecuzioni da parte del loro popolo, il Sacro Corano conclude trasmettendo un messaggio profondo in modo conciso.

In questa Surah, il Sacro Corano discute la sunnah (tradizione) consolidata di Dio tra gli uomini, raccontando le storie delle nazioni passate, tra cui i popoli di Noè, Hud, Salih, Lot, Shu'ayb e Mosè.

Nella Surah Hud il Corano descrive anche i loro destini, sottolineando le promesse divine ai credenti e le minacce ai miscredenti e coloro che negano i segni di Dio.

In questi argomenti vengono delineati anche insegnamenti relativi al monoteismo, la profezia e il Giorno del Giudizio. Nell'ultimo versetto di questa Surah leggiamo: "A Dio appartiene la conoscenza dell'invisibile nei cieli e sulla terra e a Lui ritornano tutte le cose. AdorateLo e confidate in Lui. Il vostro Signore non è inconsapevole di ciò che fate". (versetto 123 della Surah Hud)

Nei due versetti precedenti di questa Surah, Dio dice al Profeta Mohammad (pace e benedizioni su di lui) di fare ciò che gli è stato assegnato e di attendere.

A seguire in questo versetto Dio sottolinea in primo luogo che Egli possiede la conoscenza dell'invisibile nei cieli e sulla terra.

E in secondo luogo "a Lui ritornano tutte le cose". I miscredenti sono compiaciuti dell'idea di poter volgere la situazione a loro favore, credendo che alla fine la vittoria sarà loro. Tuttavia le svolte del destino e i misteri dei cieli e della terra sono nelle mani del Signore.

Dalla Sua conoscenza, Dio rivela l'esito finale delle vicende dei profeti precedenti come ha voluto e predetto, e quindi rassicura il Profeta Mohammad (SW) che il corso dei cieli è a suo favore e contro i miscredenti.

Allameh Tabatabai sottolinea che questo versetto è una delle affermazioni più notevoli del Corano.

In terzo luogo, il versetto riassume l'intero dovere del Profeta (SW) in sole due parole: "AdoraLo e confida in Lui".

Ciò significa servire Dio in ogni aspetto e riporre la propria fiducia in Lui. In generale la fede nell'infinita conoscenza di Dio dell'invisibile, la fede nel Suo potere di gestire gli affari del mondo e quindi agire secondo i Suoi comandi e servirLo sono tutti prerequisiti per il Tawakkul. Tuttavia bisogna ricordare che Dio non è inconsapevole delle nostre azioni: "Il tuo Signore non è inconsapevole di ciò che fate".

 

 

 

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